Il naso di Cyrano: agosto 2012

domenica 26 agosto 2012

A spasso con Cat


In questi giorni Cat è a Roma e, come sempre, abbiamo visitato diverse mostre e monumenti belli ed interessanti.
Ci è piaciuta molto la mostra delle avanguardie russe al museo dell’Ara pacis, tra Malevich, Kandinskij, Chagall e gli altri, tutto era pieno di colori, di entusiasmo, di innovazione e movimento. Davvero bellissime opere in mostra, un piacere per gli occhi. Anche la Galleria comunale d’arte moderna è’ stata una piacevole sorpresa, un allestimento affascinante e rilassante di opere del tardo Ottocento e del Novecento, pitture e sculture di artisti italiani e stranieri.
Ieri sera, poi, in notturna, io e Cat siamo andate a rivederci Castel Sant’Angelo. Il monumento lo conosciamo praticamente a memoria ma di notte non c’eravamo mai state ed inoltre in questo periodo è possibile visitare, con visita guidata, il famoso “Passetto” che di solito non è accessibile al pubblico.
Per quanti non lo sapessero, il Passetto è quel camminamento che, passando sopra le mura, collega il Vaticano con la fortezza di Castel Sant’angelo e che fu usato dai papi quando Roma era mi8nacciata dalle invasioni. Il lungo corri8doio si articola su due piani, uno coperto e sicuro dove passavano i papi, l’altro, superiore, scoperto per le guardie  papaline.
I papi si rifugiavano nel castello e di Roma poteva accadere qualunque cosa, tanto loro erano al sicuro, come si vede il potere è sempre uguale: chi ce l’ha pensa a sé, i sudditi o i cittadini sono ininfluenti!
Comunque, la visita, nonostante il caldo feroce e sei ragazzini nauseabondi ( da rinchiudere nelle segrete di Castello!), è stata affascinante, ho scattato anche delle foto che, incredibilmente, sono venute benino, nonostante il buio.
Peccato che tra pochi giorni Cat riparta, insieme noi due ci divertiamo proprio tanto!

domenica 19 agosto 2012

Le Olimpiadi


Le Olimpiadi sono finite e mi dispiace perché io mi diverto a vedere le gare.
In genere non faccio il “tifo” per gli atleti, semplicemente mi piace vederli. Soprattutto mi affascinano alcune discipline come il nuoto, i tuffi, la ginnastica e l’atletica ma anche il ciclismo e la pallanuoto.
Certo, la difficoltà, per me, sta nel sopportare le stupidaggini che sparano a raffica i commentatori sportivi della RAI, a parte Davide Cassani, sempre misurato ed intelligente nei suoi commenti, gli altri sono da reparto psichiatrico, prima o poi toglierò il sonoro e guarderò solo9 le immagini.
L’Italia a Londra non è andata poi tanto male quanto a medagliere, certo, se si guardano i risultati di USA e Cina, c’è un abisso ma poi uno pensa che quei due Paesi investono tanti soldi nello sport ma poco o nulla nel welfare e allora rivaluta l’Italia, povera di medaglie ma con sanità ed istruzione pubbliche.
Certo, il caso di doping del marciatore italico non ci ha fatto fare una bella figura, il doping è una pratica schifosa, disonesta e pericolosa, non è cosa da veri sportivi, come non lo sono le lacrime di quegli atleti che non hanno ottenuto i risultati ottenuti, come la ginnasta statunitense che ha vinto “solo” l’argento e ha pianto per una settimana.
Lo dico sempre io che ai figli è necessario insegnare a saper perdere non a voler vincere a tutti i costi, tanto la vita ci sconfigge sempre, se non impariamo a perdere con stile, con coraggio e con la forza di ricominciare, la sconfitta è irreparabile.
Quante lacrime di frustrazione in questa olimpiade, quanti atleti ed atlete fragili e psicologicamente perdenti!
E allora, vi chiederete, quali sono per me i veri vincitori?
I veri vincitori sono le atlete dei Paesi islamici che gareggiano con il velo o senza, Pistorius che rivendica la sua dignità di uomo ed atleta correndo con chi le gambe ce le ha di carne,Usain  Bolt che gioca e scherza prima e dopo le medaglie ed i record ma parla seriamente quando ricorda che lui e gli altri campioni giamaicani discendono dagli schiavi che i negrieri bianchi importarono nelle Antille, Jessica Rossi che nel tiro a volo compie l’impresa, infila 99 piattelli su cento e subito dopo risponde quieta e serena, sorridendo all’intervistatore, ricordando i suoi, terremotati in Emilia.
Ecco, Jessica Rossi, atleta d’oro, ragazza d’oro, ci ha riportato alla giusta dimensione delle gare olimpiche quel  suo bel sorriso diceva:” Questo è solo un gioco, le cose serie stanno altrove”.

domenica 12 agosto 2012

Presa in giro

Venerdì ho ricevuto un’e-mail dal Ministero della pubblica Istruzione (sì, lo so che non si chiama più così ma, che volete, è una questione di affetto!), una di quelle mail “no reply”, avete presente? Quelle alle quali non si può rispondere ma, dopo averla letta, io la voglia di rispondere ce l’ho e come! Perciò lo faccio qua, sul mio blog, il Ministro non la leggerà mai, pazienza, tanto ormai la pazienza è l’unica cosa che ci resta.
Nella lettera ci sono tanti complimenti per noi docenti della scuola pubblica, il nostro lavoro viene esaltato insieme alla nostra professionalità, ci sono tante dichiarazioni d’intenti e qualche promessa, come quella di indire un nuovo concorso in tempi brevi. Insomma … chiacchiere, tante chiacchiere.
Ed ecco la mia risposta:
Signor Ministro,
dopo aver letto la Sua lettera, mi permetta di farLe una richiesta che vale anche come consiglio:
visto che:
  1. Voi del Governo ogni anno togliete alla Scuola italiana bidelli, segretari e perfino presidi,
  2. le risorse tecnologiche in dotazione agli Istituti scolastici risalgono pressoché al Medioevo e mi chiedo come realizzeremo il registro elettronico e tutte le belle altre cose che Lei pretende da noi
  3. tra non molto noi docenti dovremo comperarci gessetti e cancellini da soli
  4. che in questi mesi nessuno di Voi si è sognato di cancellare le cosiddette riforme Moratti e Gelmini (in realtà soltanto indecenti provvedimenti taglia cattedre che, a livello Universitario, riducono le possibilità di scelta degli studenti trasformando l’esperienza universitaria in un immenso asilo per adulti.)
  5. gli stipendi di noi docenti della Scuola pubblica italiana sono equiparabili al salario medio di un metalmeccanico della Fiat
  6. i giovani laureati, per essere ammessi ad un concorso di insegnamento dovranno prima  frequentare un corso a pagamento di circa duemilacinquecento Euro (senza contare i 120 euro da pagare per la prova di ingresso) che, presumo, dovranno pagare i loro genitori, oltre le profumatissime tasse universitarie e tutte le spese sostenute per dare un futuro ai loro figli

visto tutto ciò e molto altro ancora, La smetta di prenderci in giro e non ci invii più lettere del tenore di quella che sta arrivando in questi giorni.
Noi insegnanti, almeno una parte di noi, siamo persone serie, preparate ed intelligenti perciò siamo in grado di comprendere e di valutare le parole dette e scritte, se volete continuate pure a calpestarci, come avete sempre fatto dall’Unità d’Italia a oggi ma smettete di prenderci in giro! Questo proprio non ce lo meritiamo.

domenica 5 agosto 2012

Ma dov’è il fondo?


Pensavamo di aver toccato il fondo… no, non sto parlando di politica, anche se, dopo le ultime notizie su possibili future candidature, l’espressione è funereamente calzante.
Io e la FG pensavamo di aver toccato il fondo in ambito pubblicitario… e invece no!
Noi la pubblicità non la guardiamo bovinamente per lasciarci convincere ad acquistare, per noi la pubblicità è una forma di comunicazione da studiare ed analizzare con criteri di tipo filologico, soco-linguistico ed estetico.
Rarissimamente ci imbattiamo in spot belli, graficamente eleganti, corredati da musiche adeguate, in genere reclamizzano prodotti francesi.
Ogni tanto ci imbattiamo in alcune serie divertenti e gradevoli, quali quelle di Aldo, Giovanni e Giacomo o quelle surreali e deliziose di Neri Marcorè.
Molto più spesso, direi nella maggior parte dei casi, le pubblicità sono banali, con slogan pedestri, musiche (meglio dire rumori) assordanti e frastornanti, immagini deprimenti di fanciulle dall’occhio spento o maschioni palestrati dappertutto tranne che nel cervello. I messaggi che arrivano al telespettatore sono: “Compra e non pensare, soprattutto Non pensare”.
Gli spot che io odio di più sono quelli delle schifosissime gomme da masticare. Se mai diventassi Presidente del Consiglio farei un decreto per dichiararle fuori legge.
Io e la FG pensavamo di aver toccato il fondo con le pubblicità degli assorbenti, dove fanciulle mononeuroniche esaltano le qualità dei suddetti prodotti ricorrendo a metafore quali:”palloncino rosso” ed amenità simili. Anche le gentili signore che si confidano i vantaggi di usare assorbenti contro l’incontinenza sono parecchio deprimenti (a proposito, per chi non lo sapesse: anche i maschi soffrono di questo disturbo ma di loro nella pubblicità non c’è traccia). Abbiamo assistito sgomente allo spot della fanciulla che confida alla madre, quasi fosse un segreto orripilante, il prurito intimo che può essere sconfitto da una cremina miracolosa, o da lavande usate da tre amiche sceme ma i pubblicitari devono ritenerci tutte sceme se fanno comparire più volte la scritta “Non bere” durante lo spot!
Io e la FG ci siamo sbagliate e di grosso: altro che fondo!
In questo periodo alla TV vengono reclamizzati … dei clisteri! Eh già, compare una tipa che  dice di non poterne più, che deve liberarsi… sembra che stia parlando con un amico o magari con lo psicologo e invece poi si viene a sapere che soffre di stitichezza. E, come al solito, è una donna! Si vede che i maschi in bagno ci vanno regolarmente.
Quando ero piccola c’era Carosello, mi divertivo a vederlo, gli spot spesso erano firmati da grandi registi ed interpretati da grandi attori.
Anche a Carosello c’era la pubblicità di un lassativo ma era deliziosamente discreta, l’attore che pubblicizzava il prodotto ne diceva il nome e poi aggiungeva sorridendo:”Basta la parola!”
Invece oggi per commentare la pubblicità una parola sola non basta proprio… ce ne vogliono parecchie di parole e, soprattutto, di parolacce!