Il naso di Cyrano: agosto 2014

domenica 31 agosto 2014

Supplenze




Per il momento, la cosiddetta riforma renzi della scuola è rimandata, il che è bello e istruttivo (direbbe Guareschi) e c'è da sperare che venga accantonata definitivamante, perché, in realtà, nessuno ma proprio nessuno ha capito  in che cosa consistesse ma nessuno si è mai illuso che potesse consistere in miglioramenti economici o di carriera o di condizioni di insegnamento.

Le notizie, sui media, si limitano a parlare dell’eliminazione delle supplenze e dei precari. L’annuncio è stato dato, con grande risalto, dalla ministra che, dopo moratti e gelmini (le minuscole, quando si parla di loschi figuri, non sono da considerarsi errore), si appresta a compiere l’ennesimo abominio riguardo alla Scuola Pubblica italiana.

Tutti noi, che lavoriamo nella Scuola, ci chiediamo come quanto su esposto possa avvenire.

Escludendo l’eliminazione fisica dei precari, che, comunque, sono elettori e a renzi e ai suoi accoliti conviene mantenerli in vita (anche se non si sa come, visto che gli toglieranno il lavoro), non restano molte strade: forse costringeranno noi docenti di ruolo a lavorare più ore, magari con lo stesso misero stipendio; il fatto che il governo abbia escluso, tramite stampa, questa possibilità non significa nulla: renzi ha imparato benissimo dal berluska a dire e a disdire.

Per gli alunni questo significherebbe solo perdere tempo, noi docenti, quando facciamo da “tappabuchi, cioè sostituiamo un collega per un’assenza breve (nella scuola secondaria, un supplente può essere nominato solo per assenze superiori ai 14 giorni), ci limitiamo alla sorveglianza, io, al massimo, faccio approfondire qualche argomento ma non mi permetto certo di interferire con la didattica del docente assente.

Oppure quelli del governo ricorreranno alla soluzione illustrata dalla vignetta che completa questo post, è una vignetta tratta dalla Settimana enigmistica di alcuni anni fa, la conservai perché mi sembrò divertente e mi faceva ridere, adesso non più.

domenica 24 agosto 2014

Vacanze Romane



Ieri Cat è tornata a Rivoli ma in queste due settimane che è stata a Roma ci siamo proprio divertite!

Abbiamo visto alcune mostre bellissime: quella di Michelangelo ai Musei Capitolini è stata un vero e proprio tuffo nel passato, quello mio e di Cat, quando al Liceo facemmo una super ricerca sul mitico Buonarroti e Cat disegnò, in chiaroscuro, alcune delle sue opere.  Rivedere la Madonna della scala o il Cristo di Santo Spirito, tanto per citarne alcune, è stato un piacere.

Anche la mostra di Palazzo Venezia sulla tomba della Dama cinese è stata affascinante, in particolare mi hanno colpito un servizio da the in lacca nera e rossa e gli abiti in seta finissima, perfettamente conservati!

La mostra del Vittoriano sull’attività dell’Istituto Luce è stata interessantissima anche se un po’ triste: vedere l’Italia del fascismo, il duce arrogante e i contadini poverissimi, le adunate oceaniche e la scuola che indottrinava i ragazzini mi ha fatto un po’ male, anche perché ho l’impressione che ormai stiamo tornando esattamente a quelle condizioni!

Naturalmente, io e Cat non abbiamo trascurato le passeggiate per il centro di Roma, sporchissima e trascurata ma, incredibilmente, sempre tanto bella, abbiamo cenato sul Tevere in un locale multietnico che prepara tutti piatti dell’area mediterranea e ci siamo godute le luci di Roma notturna.

Abbiamo anche assistito alla proiezione dello spettacolo di Piero Angela e Paco Lanciano al Foro di Augusto, una cosa affascinantissima: tra piacevoli musiche di Roberto Angelini, abbiamo potuto ascoltare in cuffia le spiegazioni sulla nascita e l’organizzazione del Foro mentre sul muraglione di fondo scorrevano immagini suggestive.

Mercoledì scorso abbiamo abbandonato Roma e siamo andate a Tivoli. Avevamo al seguito la Fg e la Fi che ci ha anche fatto da autista.

Volevamo visitare Villa d’Este e ripartire dopo pranzo ma non è andata esattamente così.

A Villa d’Este abbiamo anche potuto ammirare una mostra sulla moda del periodo Manierista e Barocco, c’erano dipinti di cavalieri in armatura e di dama in sottanone, era un tripudio di elmi, gorgiere, collari alla Medici in pizzo pregiato, gioielli e perle, tante perle! Erano esposti anche campioni di tessuti d’epoca e alcuni costumi di scena di opere liriche e teatrali realizzati, con perfetta fedeltà, da una sartoria romana.

La palazzina che il cardinale Ippolito d’Este si fece costruire è deliziosa, rispecchia perfettamente il gusto raffinato delle ville estensi che ho potuto ammirare a Ferrara ma il vero spettacolo è il giardino!

Lo si potrebbe, in effetti, definire uno spettacolo musicale, infatti il visitatore è costantemente accompagnato, nella sua passeggiata, dal suono delle tantissime fontane. E’ un tripudio di zampilli e cascate, di statue e di piante, alcune secolari come i due platani presso la fontana dell’ovato che risalgono al tempo del cardinal Ippolito.

Abbiamo scattato un numero impressionante di fotografie! O meglio, le foto le hanno scattate Cat e la Fg con i loro apparecchi e la Fi con la mia fotocamera, così, mentre loro inquadravano, io mi sono goduta uno spettacolo da Paese delle Fate!

Al termine della visita avevamo tutte un bell’appetito che abbiamo estinto con un ottimo pranzo in un ristorante che si trova davanti al Parco gregoriano. Ci è venuta la curiosità di visitarlo.

Il Parco è gestito dal FAI e, alla biglietteria, c’era un giovanotto, apparentemente innocuo che, in realtà, doveva essere un nipotino di Voldemort!

La carognetta ci ha venduto i biglietti e ci ha spiegato che la visita consisteva “in una passeggiatina di un’oretta, un’oretta e mezzo” che, tradotto dal serpentese, significava:” una vera e propria escursione da trekking, con discesa e risalita su un baratro denominato “La Valle dell’Inferno”!

Ignare di quanto ci aspettava, abbiamo diligentemente letto le notizie sul sito, la valle dove, per ordine del papa Gregorio XVI, fu deviato l’Aniene, dopo l’alluvione del 1826, poi ci siamo avviate.

Intendiamoci, il posto è romanticamente da sballo! Una valle stretta dove il fiume forma una grande cascata e altre cascatelle minori, che cantano incessantemente la loro canzone, tra alberi e arbusti, tra rocce e ruderi di un’antica villa romana e di un paio di templi, roba da far impazzire i tedeschi che venivano per il Gran Tour e che, infatti, impazzivano.

La “passeggiatina” è durata quasi tre ore, anche perché Cat e soprattutto io, validamente sostenuta dal robusto braccio della Fi, dopo un po’ non ce la facevamo più con quel saliscendi su gradini pericolanti e sterrati micidiali. Per fortuna lungo i percorsi c’erano delle panchine e potevamo riprendere un po’ il fiato mentre le figlie scorazzavano allegramente con la baldanza della loro giovinezza!

Però, lo spettacolo valeva la pena della fatica.

Insomma, io e Cat, oltre al piacere di stare insieme, abbiamo trascorso delle giornate veramente stupende!!

domenica 17 agosto 2014

I sandali suicidi



Non so a voi ma nella mia famiglia capitano eventi che neppure il più immaginifico scrittore di Fantasy riuscirebbe a ideare.
Sentite questa: ieri sera, con entrambe le figlie, abbiamo deciso di andare al cinema, era in programma un cartoon sui draghi e a noi quelle simpatiche bestiole piacciono tanto.
La Fg ha deciso di indossare un paio di sandaletti con le stringhe di jeans che avevamo acquistato una dozzina di anni fa. Non vi meravigliate troppo, noi il vestiario ce lo facciamo durare, io ho addirittura delle gonne che risalgono a prima del mio matrimonio!
Siamo uscite dopo cena e, prima di andare al cinema, ci siamo dirette verso  una gelateria che fa un buon gelato artigianale.
Poco prima di uscire, avevo trovato sul pavimento del soggiorno un pezzo di plastica, sembrava del polistirolo bianco con un lato marroncino, avevo chiesto alle figlie se sapessero cos’era ma avevo ottenuto risposte negative.
Mentre camminavamo, la Fg ha esclamato:”Ecco cos’era quel pezzo di plastica, una parte del mio sandalo!”
Abbiamo constatato che, in effetti, uno dei suoi sandali stava perdendo pezzi, la suola si stava letteralmente sgretolando!
Ben presto anche l’altro sandalo si è lasciato convincere dal primo e ha iniziato il suo inesorabile disfacimento.
La Fg è arrivata al cinema solo con la soletta e le stringhe superiori.
Dopo aver visto il film, siamo tornate a casa; se, per caso, fossimo state vittime tutte e tre di un’amnesia collettiva, non ci sarebbe stato problema: avremmo potuto tranquillamente ritrovare la strada di casa  come Pollicino, seguendo le briciole dei defunti sandali che, a detta della Fg, per misteriosi motivi loro, si sarebbero suicidati!

domenica 10 agosto 2014

La corte dei miracoli



Ieri mattina è arrivata, finalmente, Cat a Roma ed io sono andata ad accoglierla alla stazione Termini.
Di solito mi piace andare alla stazione: nonostante le condizioni igieniche pietose, è un ottimo posto per osservare e studiare la gente ma stavolta mi sono sentita veramente a disagio.
La stazione Termini è diventata lo specchio fedele dell’italia odierna: una vera e propria corte dei miracoli.
Gente che chiede l’elemosina a Termini ce n’è sempre stata, ladruncoli vari anche ma mai così numerosi come ieri: mancavano solo Esmeralda e Fiorello che fa il verso a Cocciante che interpreta il gobbo di Notre Dame e Victor Hugo sarebbe stato entusiasta!
Tra accattoni alquanto minacciosi, drogati, barboni e gente che si spaccia per portabagagli, quello che mancava assolutamente era una guardia, un poliziotto, un qualsiasi essere umano pagato per proteggere la gente! Forse li mandano tutti in Val di Susa a menare i NoTav!
Mi tenevo stretta la borsetta e osservavo: la maggior parte dei reietti non apparteneva all’etnia rom, non erano i soliti extracomunitari che vagano per strade e spiagge, la maggior parte era formata da italiani.
E questa è una novità, brutta novità, che, forse, è figlia della crisi economica che ormai, per colpa dei criminali che siedono sulle poltrone del potere, devasta la nazione.
Ormai, a parte i politici e qualche delinquente industriale, siamo diventati tutti poveri ma anche nella povertà ci sono dei livelli: alcuni, facendo sacrifici e rinunce, riescono a campare con stipendi sempre più miserabili, altri lo stipendio l’hanno perso perché licenziati, molti giovani, quelli che sono troppo onesti per prostituirsi al potere e alle mafie, uno stipendio non l’hanno mai visto; poiché senza soldi non si campa molti vivono di carità, o almeno ci provano, altri si danno alle truffe e al crimine. Questa è l’italia e la stazione Termini, ormai lurido accampamento di sventurati e delinquenti, ne è lo specchio fedele. Che bella immagine per i turisti stranieri che arrivano a Roma!

domenica 3 agosto 2014

Concerti



In queste serate di vacanza, la Fg mi ha proposto due concerti di musica Rock e Jazz.
Io non sono un’estimatrice dei due generi, propendo più per Lirica e Sinfonica, comunque ho accettato, più che altro perché altrimenti la Fg non avrebbe saputo con chi andare.
Devo dire che mi sono divertita molto più di quanto pensassi. Anche perché gli interpreti erano quasi tutti gente di … ottant’anni!!
Sì, avete letto bene, Gegè Telesforo, Mal dei Primitives, Clem Sacco, gente che ha importato la musica americana in Italia, trasformandola secondo stilemi tipicamente mediterranei, ingenui, se si vuole, popolari nel senso peggiore del termine, demenziali anche. Ma tant’è, questi sono alcuni dei padri del rock italico.
La cosa più stupefacente dei due spettacoli è stata vedere persone così anziane manifestare una vitalità così giovane, un entusiasmo per la loro musica che mi ha dato da pensare.
Io sono parecchio pìù "giovane" (si fa per dire)  ma, in proporzione, vitalità ed entusiasmo dei vecchi rocchettari me li sogno!!
Deve essere vero che la musica mantiene giovani!
Comunque mi sono divertita e anche la Fg, che,
ovviamente, per motivi anagrafici, ama il Rock ma quello più moderno, si è incantata davanti ai vecchietti più o meno scatenati che riproponevano canzoni che, ai loro tempi, scandalizzavano i ben pensanti e scatenavano gli interventi censori della Rai e del Vaticano. La Fg si è meravigliata quando gliel’ho raccontato, oggi quei testi e quelle musiche fanno quasi tenerezza nella loro innocenza!
Oggi ci sono ben altri motivi di scandalo che quattro note suonate su una chitarra elettrica da uno con i capelli lunghi!