Il naso di Cyrano: gennaio 2019

lunedì 28 gennaio 2019

L’Arredatrice



Ieri sono andata a trovare la Fi nella sua nuova mini-casa.
Sono rimasta stupita di come lei ed il suo Ab siano riusciti a trasformare un piccolo monolocale in un’abitazione simpatica, originale ed accogliente.
Sfruttando librerie ed armadi, hanno separato la zona living da quella bedding, una serie infinita di scaffali permette di utilizzare al meglio le pareti, colori caldi e solari di muri, mobili, tessuti e puzzle appesi alle pareti illuminano l’ambiente, il tutto condito con modellini di auto, pupazzi, cuscini allegri e colorati.
Insomma, la Fi è riuscita a realizzare un’abitazione alternativa, adatta ad una coppia di giovani, allegra e divertente, il tutto con pochissima spesa per di più.
Le ho fatto i miei complimenti e glieli ha fatti anche lo zio architetto che è venuto a fare merenda con noi. Del resto, la Fi non è solo abile con l’informatica, fin da piccolissima ha mostrato abilità per il disegno e per molte espressioni artistiche che richiedono buon gusto ed un pizzico di genialità.

domenica 20 gennaio 2019

Mai un attimo di pace!

Tra esami clinici e riunioni a scuola, questa settimana mi sono stancata a morte.
Per fortuna le analisi sulla tiroide sono confortanti, invece la tosse continua a tormentarmi, forse dipende dall’esofago, la dottoressa mio ha dato una nuova cura, speriamo che funzioni. Il controllo oculistico è andato benissimo e, in effetti, dopo gli interventi ci vedo piuttosto bene.
Le riunioni a scuola sono state la solita perdita di tempo, chiacchiere inutili che non servono ad affrontare i problemi degli alunni; io, ormai, lo so, neppure intervengo più, lascio dire e poi in classe faccio a modo mio e quasi sempre riesco a far crescere i ragazzini in modo adeguato.
A casa, ho inscatolato tutto quello che c’era da inscatolare, ho lavato bambole e pupazzi delle figlie e li ho portati alla scuola materna ed in parrocchia. Adesso la ex stanza delle figlie, che ormai vivono entrambe con i loro amati beni, è un deposito ma, presto, diventerà un salottino biblioteca per me.
In tutto questo ho anche trovato il tempo per festeggiare il compleanno di mia madre che ha compiuto 93 anni, io e la Fi le abbiamo regalato una confezione con varie conserve e abbiamo portato rustici, pasticcini e spumante e abbiamo fatto merenda insieme, i miei fratelli le hanno inviato dei fiori e la Fg una confezione con tanti vasetti di miele che a mamma piace. E’ stata molto contenta.
La prossima settimana dovrebbe essere un po’ più tranquilla e lo spero proprio perché io sono davvero stremata, in fin dei conti, sono anche io, ormai, una vecchia signora!

domenica 13 gennaio 2019

Giocando si impara


In questa settimana i miei alunni hanno consegnato i giochi da tavolo completi. Devo dire che quasi tutti hanno fatto un ottimo lavoro, specialmente gli allievi della seconda media.
I gruppi hanno prodotto quattro giochi da tavola che, sostanzialmente sono dei giochi dell’oca o Monopoly ma, per procedere, i giocatori devono rispondere a domande di storia e geografia, relative al programma svolto, scritte su apposite carte. Gli alunni hanno creato un notevole mix tra gioco e apprendimenti, hanno curato la parte grafica del tabellone e, alcuni, anche dei segnalini e della scatola contenitore del gioco.
Gli studenti della prima media hanno realizzato le scatole per i loro Memory, hanno lavorato bene quasi tutti, solo quelli del gruppo blu hanno perso tempo in inutili litigi e hanno consegnato una scatola troppo piccola per le carte. Mentre tutti gli altri hanno avuto dieci per la valutazione, quelli del gruppo blu sono stati puniti con un ingloriosissimo sei e con l’onta di vedere realizzata la loro scatola, su mio incarico, da due alunni del gruppo rosso. Li ho fatti riflettere su come i conflitti siano inutili e dannosi, sempre; ho proiettato la situazione in un futuro lavorativo, sottolineando i rischi in rapporto alle richieste di un datore di lavoro e alle scadenze stabilite, ho indicato alcune strategie per il superamento del conflitto; alcuni di loro erano davvero mortificati e credo che abbiano capito la lezione. Non mi piace fare la professoressa severa ma talvolta è davvero necessario per aiutare i ragazzini a crescere.