Il naso di Cyrano: dicembre 2020

domenica 27 dicembre 2020

Auguri


 

domenica 20 dicembre 2020

Ma che altro deve capitare!?

Questo 2020 è proprio un anno disgraziato, non bastavano il covid, la dad, i lockdown, gli aerei che non partono e disgrazie varie. Pure il mio pc è stato colpito a morte, nel senso che si è spento, sabato scorso, senza riaccendersi più.

A nulla sono valsi i tentativi di rianimazione: cambio del cavo di alimentazione, intervento d’urgenza della Fi che, aperto il paziente, non ha potuto far altro che costatare l’avvenuto spegnimento irreversibile.
Ovviamente, di sabato, il centro presso il quale ci rivolgiamo per l’assistenza è chiuso, quindi nulla è stato possibile prima di lunedì. Lunedì mattina ho caricato il tower su un carrello e l’ho portato all’assistenza che lo ha preso in carico e me l’ha restituito “dopo tre giorni”, dopo aver effettuato un trapianto di alimentatore, perfettamente funzionante.
Sono stati i cinque giorni più lunghi della mia vita!
Mai come quando un pc defunge, ci si rende conto di quanto indispensabile sia nella nostra vita. Certo, molte cose si possono fare comunque tramite smartphone ma non tutte e non c’è paragone tra leggere una mail dallo schermetto del cellulare e leggerla dallo schermone del pc.
Martedì ho avuto i colloqui on line con i genitori, che già di per sé sono un’orrenda occorrenza, figuratevi farli con un misero telefonino: tre ore a sguerciarsi davanti ad un rettangolo 7x12. Quando ci sono le riunioni, tipo collegi o consigli, io chiudo la telecamera, tanto non è che devo guardare i colleghi o loro devono guardare me ma con i genitori uno deve parlare vis à vis, non c’è scampo.
Compilare il registro elettronico, con le sue caselline piccole piccole, da smartphone è un suicidio per gli occhi e l’ho dovuto fare per tre giorni!
Perciò ho festeggiato con entusiasmo il ritorno a casa di Agilulfo, ebbene sì, il mio pc si chiama Agilulfo e naturalmente mi sono messa al lavoro e, in tempi brevissimi, ho svolto tutto il lavoro che avevo dovuto trascurare o che avevo fatto maluccio senza il mio prezioso collaboratore al quale auguro una ancor lunga e funzionale vita.

domenica 13 dicembre 2020

Fuori servizio


 Per guasto elettrico del pc,  siamo momentaneamente fuori servizio.  Ci scusiamo con i nostri lettori e speriamo di tornare operativi al più presto. 

domenica 6 dicembre 2020

L’ epico combattimento

Quando c’è un problema da risolvere, un compito da portare a termine, una
seccatura della quale liberarsi il prima possibile, io, istintivamente prima e razionalmente poi, cerco di mettere in atto strategie efficaci per risolvere la questione rapidamente, in modo indolore e con pieno successo.

In genere riesco a inventarmi percorsi che mi permettano di tenere sotto controllo gli eventi e di agire con successo e senza troppi danni. Non è sempre facile, specialmente se, come quasi sempre accade, sono implicate altre persone. Non parlo degli antagonisti: quelli, si sa chi sono, cosa pensano, come agiscono e non è poi difficile prevenirli e risolvere. Il problema sono quelli che dovrebbero cooperare per portare a casa il risultato ma sono, in genere, incapaci e troppo arroganti per ammetterlo, quelli che fanno perdere tempo ed energie, che rallentano l’iter e, talvolta, remano contro. Per questo, quando devo risolvere un problema, preferisco lavorare da sola ma non sempre è possibile.
Quando ho concluso con successo il mio agire, mi sento soddisfatta e orgogliosa, è una bella sensazione.
Le mie figlie, in questo mi assomigliano, difficilmente si lasciano andare allo sconforto, reagiscono e cercano tattiche e strategie funzionali alla soluzione di quanto si presenta loro.
In questi giorni la Fg sta dando un esempio notevole della sua capacità di reazione; come un piccolo generale, un misto di Giulio Cesare, Napoleone e Montgomery, sta combattendo la sua guerra privata contro il governo francese, quello italiano e il covid.
La Fg vuole venire a Roma per le vacanze di Natale ma la faccenda non è facile perché ci sono i lockdown a causa dell’epidemia. I politicanti italioti hanno decretato che dal 21 dicembre al 6 gennaio non ci si può spostare, quelli francesi probabilmente hanno fatto scelte simili. La Fg ed il suo Ba avevano progettato di venire dal 22 dicembre, cosa divenuta impossibile. Ma il mio piccolo Stratega non si arrende davanti a un macron o a un conte, lei e il suo Ba, forti del fatto che possono lavorare in smart working, partiranno il 18 dicembre, armati di lap top e di quanto serve loro per il lavoro on line e festeggeranno il Natale come avevano deciso, senza trascurare i loro doveri lavorativi.
Certo, non è la vittoria di Napoleone ad Austerlitz o quella di Nelson a Trafalgar o quella di Temistocle a Salamina però è una vittoria, studiata, pianificata e raggiunta grazie all’intelligenza e alla determinazione e, giustamente, la Fg me ne ha dato comunicazione con grande soddisfazione ed una punta di orgoglio.