Il naso di Cyrano: novembre 2019

domenica 24 novembre 2019

La quiche


Ieri sera sono venuti i miei amici per un’apericena. Ormai i coktails mi riescono proprio bene e sono graditi. Per R. e S., invece, erano proprio una novità perché era da tanto tempo che non riuscivamo a vederci e anche loro hanno trovato la faccenda divertente e piacevole, io mi sono sbizzarrita sia con gli alcolici che con gli analcolici, secondo i gusti di ognuno. 
Ovviamente, avevo preparato anche mini tramezzini, pizzette e altre sfiziature che ben si accompagnano ai beveraggi e, questa volta, ho anche fatto una quiche Lorraine.
Ora, viste le mie scarse abilità di cuoca, ogni volta che cucino è una specie di scommessa o, se preferite, è come leggere un giallo scritto da un autore pazzo: non si sa mai come va a finire!
La quiche è una ricetta facilissima, io ho inserito una variante: invece della pancetta abbrustolita ho usato del prosciutto cotto al naturale e, naturellement, non ho usato la cipolla. Ho unito tutti gli ingredienti, dopo aver montato uova e panna, li ho versati nella base di pasta brisée e ho infornato. Il momento più delicato della preparazione è proprio la cottura, tutto deve diventare biondo ma non di più. Mentre facevo le pulizie di casa controllavo con ansia il forno. Quando la quiche ha assunto un aspetto simile a quelle meravigliose che mangio in Francia, ho estratto la teglia dal forno. Aspetto e profumo erano consolanti e mi sono un po’ tranquillizzata.
A cena abbiamo assaggiato il frutto del mio lavoro e…la quiche era così buona che, con mia grande soddisfazione abbiamo tutti fatto il bis!

domenica 17 novembre 2019

Senza voce


Quest’anno ho fatto il vaccino troppo tardi. Presa dagli esami clinici e dalle terapie sul mio piede, ho tardato a farmi le vaccinazioni (io ne faccio due: una per l’influenza e una per malanni vari) e. inevitabilmente, mi sono beccata una bella tonsillite, accompagnata da tosse e afonia. Poiché ho già fatto una lunga assenza, causa fascite al piede, sto andando lo stesso a scuola. Non è semplice lavorare in queste condizioni ma gli alunni di quattro classi e quelli del pomeriggio sono educati e gentili e mi aiutano cercando di comportarsi bene. Quelli della prima A sono troppo maleducati e incivili per comportarsi in modo gentile, quindi, quando entro nella loro aula, li guardo torva, assegno un compito e il primo che disturba si prende una nota. Ma faccio la stessa cosa anche quando non ho il mal di gola, sono quasi tutti troppo viziati e arroganti.
Sto facendo aerosol a raffica, cosa che odio ma è necessaria, la notte tossisco e non riesco a dormire molto, mangio brodo di pollo e pastina e bevo tisane calde nel mio salottino confortevole e bello, avvolta in un caldo plaid di Fragonard blu, con disegnato sopra un gatto e tanti libri, mangio anche cioccolatini e pastine di mandorla che, magari, non curano i malesseri stagionali ma, insieme ai libri, fanno tanto bene al morale!

domenica 10 novembre 2019

Le Ladies


Qualche giorno fa, ho visto Downton Abbey, il film sequel della serie televisiva.
La storia non è poi così affascinante: i sovrani britannici fanno sapere che soggiorneranno per un giorno a Downton Abbey e tutti, Famiglia e servitù, si mettono in moto per accogliere al meglio le Loro Maestà.
Quello che mi è piaciuto del film sono stati gli ambienti e i costumi, assolutamente deliziosi, una vera gioia per gli occhi.
Sono poi rimasta letteralmente affascinata dalle tre anziane Ladies: Lady Isobel, interpretata dalla bravissima Penelope Wilton, con il suo realistico buon senso, la new entry, la dama di corte della regina, Lady Maud Bagshaw, una eccezionale Imelda Staunt ha costruito un personaggio solidissimo e, ovviamente, Lady Violet, alla quale la sempre formidabile Maggie Smith, ha dato uno spessore caustico che si esprime praticamente in ogni parola che il personaggio proferisce.
Le tre dame ingaggiano duelli verbali degni di un Oscar Wilde, non risparmiano attacchi, contrattacchi e parate ma, alla fine, uno si rende conto che non sono poi così distanti tra loro: al di là dei caratteri e dei vissuti, tutte e tre sembrano avere un obiettivo comune: conservare e trasmettere a coloro che verranno dopo di loro uno stile di vita fatto di eleganza, raffinatezza, educazione e self control. Un mondo che è minacciato dalla volgarità, dalla mediocrità, dalla diseducazione ai valori etici di impronta vittoriana che le tre Ladies difendono con ogni mezzo a loro disposizione, senza sapere (lo sappiamo noi posteri, purtroppo) che la loro battaglia avrà come inevitabile esito una crudele sconfitta.