Il naso di Cyrano: novembre 2016

domenica 27 novembre 2016

In palestra



Era da un po’ che la Fg insisteva che riprendessi ad andare in palestra, tra l’altro anche lei ha ricominciato a praticare il Pilates, io ho tergiversato parecchio ma, poiché sono dimagrita abbastanza da praticare un’attività fisica senza schiantarmi al suolo priva di fiato e poiché da un po’ di tempo mi fa male la schiena, giovedì mi sono decisa e mi sono iscritta in una palestra vicino a casa mia dove ci sono corsi in orario comodo per me.
Anche io frequenterò il corso di Pilates e quello di Posturale; alla prima lezione sono entrata in palestra pensando che, dopo anni di stasi, sarei riuscita a fare ben poco e invece è andata abbastanza bene: molti dei movimenti che avevo imparato a suo tempo mi sono tornati naturali e non ho sofferto troppo, anche la respirazione, che nel Pilates è particolare, mi è riuscita spontaneamente, solo gli esercizi sugli addominali mi hanno creato difficoltà ma la maestra, che si chiama Chiara, è giovane e molto gentile, mi ha incoraggiata, quando le ho detto che da anno ero ferma non ci voleva quasi credere e mi ha detto che mi aiuterà a migliorare.
Pensavo che il giorno dopo avrei avuto male dappertutto invece la mattina mi sono svegliata con qualche doloretto ma nulla di che, invece la Fg, dopo la prima lezione, era letteralmente a pezzettini, il che, come direbbe guareschi, è bello e istruttivo!

domenica 20 novembre 2016

Il senso della vita



Questa volta non ho nulla da raccontare: a scuola mi annoio, gli alunni sono refrattari ad ogni cosa bella e intelligente, non vedo l’ora di andare dalla Fg per ritrovare una testa pensante, visto che in italia non ce ne sono quasi più.

Per risollevarmi e risollevarvi da questa miseria, vi regalo un aforisma di victor Hugo che ho trovato in un libretto che mi ha regalato la Fg, io lo trovo bellissimo; la frase è in francese ma non ve la traduco perché è abbastanza comprensibile, se non riuscite a comprenderla fate un piccolo sforzo e traducetela da voi. Buona domenica a tutti

domenica 13 novembre 2016

Van Gogh


Questa mattina, con la Fi, sono andata a vedere Van Gogh Alive, una mostra sul pittore olandese dove, al posto dei dipinti c’erano tanti grandi schermi sui quali venivano proiettate le immagini dei capolavori di Van Gogh.

A Roma, ormai, grandi mostre non ce ne sono più, spostare opere d’arte importanti costa molto, soprattutto in termini di assicurazione e sicurezza, così, gli organizzatori, si inventano questi spettacoli, più o meno virtuali, più o meno interattivi, che costano poco e fanno pagare i biglietti altrettanto cari che se esponessero gli originali.

Detto questo, devo ammettere che a me la mostra è piaciuta molto: dopo aver superato la repulsione ispirata da alcuni nauseanti mostriciattoli infanti che si aggiravano per le sale a piede libero, mi sono tuffata nelle immagini che si susseguivano sugli schermi sull’onda della  melodia di musiche bellissime, era permesso avvicinarsi agli schermi così da poter osservare da vicino i dipinti e i particolari; opere simili, dipinte in tempi diversi e conservate in diversi musei, venivano accostate e proiettate insieme creando emozioni forti, accanto alle opere apparivano scritte con i pensieri dell’artista, espressi nelle sue lettere, la musica sottolineava gli stati d’animo che il pittore provava mentre dipingeva e anche quelli miei mentre osservavo rapita.

La Fi, alla quale pure la mostra è piaciuta, ha scattato per me tante fotografie, poiché era consentito e ha preso anche alcuni video; è stata proprio una bella mattinata, conclusa con una magnifica spigola arrosto in una tipica trattoria di Trastevere, perché, dopo aver nutrito lo spirito, era necessario nutrire anche lo stomaco!!

domenica 6 novembre 2016

Tuffi nel passato attraverso il futuro presente



Ieri con Cat, che in questi giorni è a Roma, con la Fg e il suo Ab, di ritorno dal Lucca comics, siamo andate a vedere l’Aracom’era, una iniziativa che permette di rivedere l’Ara Pacis come doveva apparire agli occhi degli antichi romani.
Il tutto avviene attraverso la “Realtà aumentata”, un meraviglioso prodigio digitale che permette, osservando il monumento attraverso un oculus, un apparecchio che si mette davanti agli occhi, di vederlo com’era ai tempi di Augusto. Il programma fa sì che sul monumento rivivano i colori e le immagini perduti. Attraverso le cuffie è possibile ascoltare le spiegazioni. Insomma, per me, una meraviglia, una magia elettronica che mi affascina. Ho visto colori bellissimi, rossi, verdi e,soprattutto, azzurri splendenti, proiettati sui marmi bianchi che conosco da tanto tempo e che si sono trasformati in un tripudio di bellezza colorata.
In effetti, ce lo dicono le tracce rimaste, i monumenti antichi non erano bianchi come li vediamo ora, gli antichi amavano il colore e lo spargevano dovunque, basti pensare che le spose romane non vestivano l’abito bianco ma una tunica rossa ed un mantello arancione nel giorno delle nozze.
Anche Cat, la Fg e l’Ab si son divertiti a scoprire una Roma insolita, meno pomposa e seriosa ma, decisamente, più allegra ed umana.