Martedì sera, con la FG, ho assistito ad un
bellissimo spettacolo intitolato Opera e balletto; due ore di musica bellissima
e danza affascinante. Nella bella cornice della Chiesa Valdese di via 4
novembre a Roma, un quartetto di musicisti, giovani ma assai valenti, ha
suonato arie d’opera, cantate dal tenore Emil Alekperov, dal soprano Roberta
Polverini e dal baritono Maurizio Zanchetti.
I brani erano tutti bellissimi, Rossini, Mozart,
Donizetti e, soprattutto, Verdi, il mio amatissimo Verdi, mi hanno trasportato
in un modo fatto di pura bellezza, lontano dallo schifo di questo “reo tempo”.
Anche le coreografie di Minea De Mattia,
interpretate da Sebastiano Andrea Meli e da Francesca Schipani, erano assai
coinvolgenti ed eleganti.
Io non sono un’esperta musicologa, sono solo una
che ama la musica bella e il mio giudizio non pretende di essere una “critica”
di tipo scientifico; con questo post voglio semplicemente raccontare le mie
emozioni nel vedere e sentire arie stupende.
Lo spettacolo mi è piaciuto tutto ma, in
particolare, mi sono incantata a sentire il tenore che cantava “Una furtiva
lacrima” dall’Elisir d’amore di Donizetti, Zanchetti mi ha dato i brividi con
la sua interpretazione di “Vendetta, tremenda vendetta” dal Rigoletto e mi sono emozionata quando il soprano ha
cantato “Casta diva” dalla Norma di Bellini mentre Francesca Schipani
interpretava il brano con una danza piena di passione.
Insomma, uno spettacolo che merita di essere visto,
una serata piacevolissima, resa tale dalla maestria degli interpreti e, anche,
dal pubblico.
Sì, voglio spendere qualche parola anche per il
pubblico: la Chiesa era piena, erano quasi tutti stranieri, educatissimi.
Niente a che vedere con il pubblico che, purtroppo, spesso si trova nei teatri
di prosa romani: gli spettatori martedì sera hanno assistito allo spettacolo in
perfetto silenzio, erano concentrati sulla musica, anziani, giovani e anche
giovanissimi. Quando il baritono, nel finale, ci ha invitato ad accompagnare un
brano battendo le mani tutti lo hanno fatto con attenzione e serietà. Alla fine
tutti si sono alzati in piedi, in segno di rispetto, per gli applausi. Mi
sembrava di essere capitata proprio su un altro pianeta!
E’ stato tutto così bello che ho deciso: tornerò
un’altra volta a vederlo questo bellissimo spettacolo!
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