Il naso di Cyrano: La vita…dopo il caffè!

domenica 9 febbraio 2014

La vita…dopo il caffè!



Oggi vi regalo una vignetta carina che ho trovato su facebook. In effetti a me succede più o meno la stessa cosa: quando suona la sveglia, io emergo dalle profondità oniriche del mio sonno solo parzialmente, diciamo che sono assicurati solo i servizi essenziali: la connessione è ridotta al minimo e la comunicazione è limitata a suoni pressoché inarticolati. Scendere dal letto e percorrere il corridoio che porta in cucina mi appare un’impresa paragonabile alla scalata dell’Everest ma, poiché devo lavorare per vivere, mi trascino fino a destinazione, dove, in uno stato di trance, degna di un medium, preparo la moka e la metto sul fuoco. Mentre il caffè sta uscendo, prendo le pillolette che la mia età richiede ed apro le serrande, senza avere piena cognizione di quel che faccio, perché  più del 50% di me sta ancora dormendo.
Quando il caffè è pronto lo sorseggio e…”Tatannnn!!!” mi trasformo in Supertess!, al mio pigiamino spunta il mantelluccio rosso, la connessione è attiva al 100% e comincio la mia giornata a pieno ritmo e quando dico “pieno” voglio dire che, davvero, non ho un attimo di sosta!
Se ho tempo, prima di andare a scuola, faccio le pulizie, spazzo, spolvero, carico lavatrici, apro la posta elettronica, stampo qualche lavoro per i ragazzi, occasionalmente sostituisco lampadine fulminate e riparo sportelli rotti. Poi vado al lavoro che non finisce quando torno a casa perché, anche nel pomeriggio e la sera, ci sono tante cose da fare.
Questa iperattività, normale, almeno credo, in ogni donna che lavora, è sommamente sgradita e rifiutata categoricamente dalla FG che, anche se prende il caffè, agisce con tempi biblici, con pacata lentezza, incurante del tutto del fatto che impiegare un quarto d’ora per stirare un calzino, anche se questo risulta stirato alla perfezione, non è propriamente una prova di efficienza

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