Il naso di Cyrano: Firenze

domenica 17 aprile 2016

Firenze



Domenica non ho scritto il post perché stavo a Firenze, sono tornata tardissimo e stanca morta ma assai felice.
Tra sabato e domenica ho visto e rivisto tante cose meravigliose.
Io e la Fi abbiamo alloggiato in un albergo molto carino, un vecchio palazzo signorile, riattato ad hotel, dietro San Lorenzo.
Siamo partite Sabato mattina presto con un frecciarossa che da Roma impiega circa un’ora e mezza per arrivare a Firenze.
Sabato ho visitato il Palazzo Martelli, un palazzo che non era stato mai aperto al pubblico e che quindi, per me, ha rappresentato una piacevole novità; le guide erano due signore simpaticissime e ci hanno mostrato locali ed arredi di una famiglia aristocratica che dal medioevo a pochi decenni fa viveva a Firenze.
A pranzo siamo state in un locale presso il Battistero e ho mangiato un ottimo ossobuco con patate.
Ho notato, però, che molti locali non sono più gestiti da fiorentini ma da settentrionali, l’atmosfera un po’ provinciale, se vogliamo, ma così affascinante di questa meravigliosa città, si sta irrimediabilmente guastando.
Nel pomeriggio, a Palazzo Strozzi, sono andata a vedere la mostra: “Da Kandiski a Pollok, i capolavori dei Guggeneim”. A me la mostra è piaciuta, alla Fi invece no, lei, in fatto di arte è conservatrice.
Il fatto è che, con l’arte contemporanea, non ci si può stare a chiedere troppi perché: perché l’artista ha disegnato quel quadro, cosa voleva dire, qual era il suo pensiero… uno il dipinto se lo guarda, magari ci vede qualcosa che all’artista non è mai passato per la testa,se gli piace, bene, altrimenti è uguale!
Dopo la mostra siamo andate a prendere l’aperitivo al caffè Le giubbe rosse, mitico locale, frequentato da Filippo Tommaso Marinetti e dagli altri Futuristi, dove fanno ancora gli aperitivi inventati da loro e sono pure gradevoli!
Domenica mattina mi sono ripassata Beato Angelico al Convento di San Marco. Il complesso è davvero affascinante, con le architetture di Michelozzo e i dipinti di fra’ Bartolomeo, Ghirlandaio e Beato Angelico, un piacere per gli occhi e la mente.
Nel pomeriggio, a Palazzo Pitti, ho rivisto le opere dei Macchiaioli, conservate nella Galleria di arte moderna e i capolavori della Galleria Palatina, tra Raffaello, Rubens e Tiziano, ho passato momenti deliziosi, soprattutto davanti al gentiluomo dagli occhi grigi di Tiziano, occhi che seguono lo spettatore anche se questi si sposta, un effetto intrigante ed affascinante.
Alla fine, sia io che la Fi eravamo sfinite, un po’ perché avevamo camminato tanto ed un po’ perché entrambe ci siamo prese un’infreddatura abbastanza fastidiosa.
Il treno, un frecciargento, è partito con parecchio ritardo e siamo arrivate a casa dopo mezzanotte, con l’unico desiderio di fare una bella dormita!
Però, per me, è stato un bellissimo week end!

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