Come in un time lapse
all’incontrario, il mio week end in Côte d’ Azur è volato in un lampo ma, in
quel lampo, io e la Fg siamo riuscite a fare quello che, di solito, facciamo
nell’intero mese di Luglio. In una dimensione un po’ magica, un po’
Einsteniana, che poi è quasi lo stesso, ci siamo divertite un mondo.
Venerdì mattina sono partita
presto per andare in aeroporto, dove ho fatto in tutta tranquillità il check in
e ho aspettato la chiamata al gate facendo i miei esercizi di lingue,
osservando la gente e pregustando la mia vacanza. Il volo è stato in orario e,
quando sono atterrata, ho trovato ad attendermi la Fg con una sua alunna che si
era offerta gentilmente di accompagnarci con la sua vettura.
Nel pomeriggio, dopo aver preso
possesso della mia camera in hotel (offerta dalla Fg come parte del regalo per
il mio compleanno), siamo andate a fare shopping ad Antibes. Ho comprato dei
regalini per i quattro fratellini con i quali mi diverto a villa Torlonia, per
un bebè che è nato nell’appartamento accanto al mio, delle fiale di estratto di
gelsomino, che adoro, una borsa per la Fg. A cena siamo state, anche con il Ba,
che ci aveva raggiunto, alla Taille de Guêpe, ristorante delizioso che
fa dei piatti meravigliosi, usando i fiori! Ho mangiato: il fiore di zucca
ripieno di formaggio Chevre con insalata di petali di fiori, un maigret de
canard squisito, guarnito con petali di fiori e il gelato alla violetta, quello
alla rosa e quello al gelsomino. Una cena assolutamente magica!
Sabato mattina siamo andate a
Grasse, da Fragonard, la mitica fabbrica di profumi dove la Fg aveva prenotato
il laboratorio per creare il proprio profumo (questa era l’altra parte del
regalo per il mio compleanno). Le strade di Grasse, in questa estate, sono
state coperte da centinaia di ombrellini rosa, appesi per proteggere da sole,
che spruzzavano essenze profumate che rallegravano l’olfatto e l’umore. Al
laboratorio eravamo una dozzina di apprendisti di varie nazionalità, ci ha
accolti la Maestra che ci ha spiegato diverse cose interessanti sulle essenze e
sui profumi e ci ha invitate a creare un’ eau de Cologne con nove essenze che
erano preparata su ogni postazione. Abbiamo avuto un quadernino dove segnare le
nostre osservazioni, un grembiule per non sporcarci, cartine per testare le
essenze, dosatori, pipette e una bottiglia.
La Maestra ci ha fatto provare le
essenze una ad una e ci ha chiesto cosa ci ricordassero. Poi abbiamo iniziato a
mescolare. Per alcune essenze le dosi erano prefissate e le abbiamo mescolate
per prime, poi ci siamo sbizzarrite. Io mi sentivo un po’ come se stessi ad
Hogwarts a lezione di Pozioni, ho aggiunto un po’ di Bergamotto, tanto Neroli e
Petit Grain, che vengono dalla stessa pianta ma uno è il fiore e l’altro il
seme e un po’ di Rosmarino. E’ venuto fuori un profumo gradevole che ha avuto
l’approvazione della Maestra. L’ho chiamato “La Lune de Cyrano”, fa pensare ad
un bosco fiorito in una notte d’estate e mi piace molto. Mi piacciono molto
anche le caramelle alla rosa, alla violetta e al gelsomino che ho comprato da
Florian, fantastico negozio dove è facilissimo entrare ma da dove è
difficilissimo uscire!
Nel pomeriggio, siamo andati a
Vallauris per la Fête Picasso che quest’anno è stata, forse, ancora più bella
degli anni passati.
I festeggiamenti sono iniziati
con un’esibizione dell’orchestra dei Giovani musicisti europei di Strasburgo,
che hanno eseguito brani classici e moderni in qualche modo collegati a
Picasso.
Poi, mentre aspettavamo le altre
esibizioni, siamo andati a visitare un negozio di giardinaggio dove ho visto un
pollaio davvero regale: tutto in legno chiaro, con le finestre che si potevano
aprire e chiudere, grandissimo, praticamente la Versailles dei pollai, del
resto il gallo è uno dei simboli della France! Ho anche mangiato il gelato ai
fiori d’arancia con i pinoli, una goduria. Mentre cenavamo, sono passati gli
artisti di strada, coloratissimi, vestiti da demoni, sui trampoli, accompagnati
da un enorme toro gonfiato, tutto nero ed argento e da due band che suonavano
jazz e dixieland molto bene. Io mi sono goduta lo spettacolo gustando una
gustosa Paella ed un’immensa Poire Belle Hélene, inventata da quel genio di
Escoffier, che consiste in una coppa con una pera sciroppata sepolta sotto una
montagna di panna e cioccolata amara liquida.
Poi lo spettacolo è continuato in
piazza con gli artisti di strada che hanno realizzato delle coreografie
bellissime, con giochi di luce sulla facciata della chiesa ed altri realizzati
da giocolieri che manovravano delle bacchette dalle quali uscivano i capolavori
di Picasso, la sua firma, tante figure geometriche. Delle vere e proprie
bacchette magiche. Alla fine ci sono stati i giochi d’acqua, i getti, colorati
da luci diverse, danzavano al ritmo di musiche moderne molto affascinanti.
Ho passato un sabato pieno di
bellezza, di profumi, di sapori, di suoni e colori che solo nelle favole ed in
Côte
d’Azur si possono trovare.
Domenica mattina siamo stati in
spiaggia, avevo portato in costume da bagno in valigia e la Fg mi ha prestato
un telo da bagno. C’era il sole forte e mi sono data la crema solare a
protezione infanti a palettate, per non beccarmi la solita ustione. Ho anche
fatto il bagno, e lì si sono visti gli effetti delle mie sedute in piscina
perché non mi sono stancata per niente.
Nel pomeriggio, con la Fg, sono
andata in pineta a giocare a bocce. Ho vinto due partite su due, una per
quattordici a quindici ed una per sei a quindici, con due strike da tre punti
l’uno. La Fg ci è rimasta un po’ male ma l’ha presa sportivamente. Abbiamo
fatto una bella passeggiata a Juan con aperitivo all’Hemingway: due mojito,
analcolico per lei, base rum per me e poi, con il Ba, siamo andati a cena
all’Horizon, un ristorante di Juan che offre del buon pesce, ho preso
un’insalata di polpo, del pesce grigliato e dolcetti vari.
Anche lunedì mattina, dopo aver
lasciato la stanza in hotel ed aver depositato la valigia a casa della Fg,
siamo andate in spiaggia a rilassarci e a prendere un po’ di aria buona. Poi la
Fg è andata a lavorare e io ho preso il bus che mi ha portato all’aeroporto di
Nizza. Ero un po’ triste ma non molto: la Fg sta bene ed è felice con il suo
Ba, si sente realizzata nel suo lavoro che ama e che la impegna positivamente
e, in fin dei conti, quello che conta è che, oltre a me, siano contente anche
le figlie. Anche la Fi, in italia, sta costruendo la sua vita positivamente con
il suo Ab, con i suoi vari lavori, con le sue relazioni sociali. E, tenuto
conto di come vanno le cose nel mondo, anche il fatto che siamo tre persone
felici è decisamente magico!