In questi giorni mi è capitato di
leggere un romanzo assolutamente fantastico: Il libro selvaggio, di Juan
Villoro. Me lo sono ritrovato per le mani tra i libri da leggere e non so
quando e perché lo avevo preso, probabilmente ne ho trovato la citazione in
qualche altro libro, spesso mi capita ed è bellissimo trovare in un’opera il
consiglio per leggerne un’altra, si ha la sensazione che i libri non finiscano
mai e questo mi rende felice.
Il libro selvaggio è la storia di
un ragazzino, di suo zio e di un’incredibile biblioteca, è un inno alla
lettura, alla creatività del lettore che, quando legge, non è mai passivo ma
crea mondi in cooperazione con l’autore e, come nei corridoi della biblioteca
incantata, scopre luoghi e vite da visitare, da osservare, talvolta da temere
ma sempre da amare.
E’ un libro smilzo che si legge
tutto d’un fiato e che non si vorrebbe finire mai e, quando finisce, offre una
sensazione di pace beata, dona al lettore la consapevolezza che lui è una
creatura privilegiata, uno che non si annoierà mai, che potrà essere sempre
felice, anche nei momenti più brutti, perché avrà sempre nei personaggi dei
libri, non importa se cartacei o digitali, degli amici originali ed
interessanti.
Nessun commento:
Posta un commento