Quando c’è un problema da risolvere, un compito da portare a termine, una seccatura della quale liberarsi il prima possibile, io, istintivamente prima e razionalmente poi, cerco di mettere in atto strategie efficaci per risolvere la questione rapidamente, in modo indolore e con pieno successo.
In genere riesco a inventarmi percorsi che mi permettano di tenere sotto controllo gli eventi e di agire con successo e senza troppi danni. Non è sempre facile, specialmente se, come quasi sempre accade, sono implicate altre persone. Non parlo degli antagonisti: quelli, si sa chi sono, cosa pensano, come agiscono e non è poi difficile prevenirli e risolvere. Il problema sono quelli che dovrebbero cooperare per portare a casa il risultato ma sono, in genere, incapaci e troppo arroganti per ammetterlo, quelli che fanno perdere tempo ed energie, che rallentano l’iter e, talvolta, remano contro. Per questo, quando devo risolvere un problema, preferisco lavorare da sola ma non sempre è possibile.
Quando ho concluso con successo il mio agire, mi sento soddisfatta e orgogliosa, è una bella sensazione.
Le mie figlie, in questo mi assomigliano, difficilmente si lasciano andare allo sconforto, reagiscono e cercano tattiche e strategie funzionali alla soluzione di quanto si presenta loro.
In questi giorni la Fg sta dando un esempio notevole della sua capacità di reazione; come un piccolo generale, un misto di Giulio Cesare, Napoleone e Montgomery, sta combattendo la sua guerra privata contro il governo francese, quello italiano e il covid.
La Fg vuole venire a Roma per le vacanze di Natale ma la faccenda non è facile perché ci sono i lockdown a causa dell’epidemia. I politicanti italioti hanno decretato che dal 21 dicembre al 6 gennaio non ci si può spostare, quelli francesi probabilmente hanno fatto scelte simili. La Fg ed il suo Ba avevano progettato di venire dal 22 dicembre, cosa divenuta impossibile. Ma il mio piccolo Stratega non si arrende davanti a un macron o a un conte, lei e il suo Ba, forti del fatto che possono lavorare in smart working, partiranno il 18 dicembre, armati di lap top e di quanto serve loro per il lavoro on line e festeggeranno il Natale come avevano deciso, senza trascurare i loro doveri lavorativi.
Certo, non è la vittoria di Napoleone ad Austerlitz o quella di Nelson a Trafalgar o quella di Temistocle a Salamina però è una vittoria, studiata, pianificata e raggiunta grazie all’intelligenza e alla determinazione e, giustamente, la Fg me ne ha dato comunicazione con grande soddisfazione ed una punta di orgoglio.
In genere riesco a inventarmi percorsi che mi permettano di tenere sotto controllo gli eventi e di agire con successo e senza troppi danni. Non è sempre facile, specialmente se, come quasi sempre accade, sono implicate altre persone. Non parlo degli antagonisti: quelli, si sa chi sono, cosa pensano, come agiscono e non è poi difficile prevenirli e risolvere. Il problema sono quelli che dovrebbero cooperare per portare a casa il risultato ma sono, in genere, incapaci e troppo arroganti per ammetterlo, quelli che fanno perdere tempo ed energie, che rallentano l’iter e, talvolta, remano contro. Per questo, quando devo risolvere un problema, preferisco lavorare da sola ma non sempre è possibile.
Quando ho concluso con successo il mio agire, mi sento soddisfatta e orgogliosa, è una bella sensazione.
Le mie figlie, in questo mi assomigliano, difficilmente si lasciano andare allo sconforto, reagiscono e cercano tattiche e strategie funzionali alla soluzione di quanto si presenta loro.
In questi giorni la Fg sta dando un esempio notevole della sua capacità di reazione; come un piccolo generale, un misto di Giulio Cesare, Napoleone e Montgomery, sta combattendo la sua guerra privata contro il governo francese, quello italiano e il covid.
La Fg vuole venire a Roma per le vacanze di Natale ma la faccenda non è facile perché ci sono i lockdown a causa dell’epidemia. I politicanti italioti hanno decretato che dal 21 dicembre al 6 gennaio non ci si può spostare, quelli francesi probabilmente hanno fatto scelte simili. La Fg ed il suo Ba avevano progettato di venire dal 22 dicembre, cosa divenuta impossibile. Ma il mio piccolo Stratega non si arrende davanti a un macron o a un conte, lei e il suo Ba, forti del fatto che possono lavorare in smart working, partiranno il 18 dicembre, armati di lap top e di quanto serve loro per il lavoro on line e festeggeranno il Natale come avevano deciso, senza trascurare i loro doveri lavorativi.
Certo, non è la vittoria di Napoleone ad Austerlitz o quella di Nelson a Trafalgar o quella di Temistocle a Salamina però è una vittoria, studiata, pianificata e raggiunta grazie all’intelligenza e alla determinazione e, giustamente, la Fg me ne ha dato comunicazione con grande soddisfazione ed una punta di orgoglio.
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