Li senti prima ancora di vederli. Cammini, per le strade puzzolenti di smog e di immondizie non rimosse della città e di colpo li senti. Profumano, un profumo intenso che va dritto dal naso al cervello, in un attimo e tu, che cammini immerso in pensieri complicati, che pensi a quello che devi fare domani, tra un giorno, tra un’ora, che ti porti a spasso una tristezza di lunga data, che non vuoi pensare ad un futuro che ti sembra sempre più orrendo, all’improvviso sei felice. A Roma, in questo periodo fioriscono glicini, rose, gelsomini e ti prendono di sorpresa, con il loro profumo intenso, avvolgente, così violento, talvolta, che ne resti tramortito, quasi come per una ferita dell’anima ma quanto piacevole!
Ti guardi intorno, alzi gli occhi al muro di cinta di una villa, verso un balcone o davanti al vialetto di un condominio e li vedi: con i loro tenui colori ed il profumo affascinante che ti fa pensare a luoghi magici e fatati, a campi e boschi che tu conosci perfettamente perché li hai sognati e continui a sognarli per sopportare la vita.
Ecco, i fiori e il loro profumo sono, per me, uno sprazzo di felice bellezza, un raggio di luna nel buio, una carezza della natura sulla stanchezza del cuore.