Il tanto osannato e decantato Registro elettronico della Axios, acquistato a caro
prezzo (con i soldi dei contribuenti) dalla maggior parte delle scuole italiane (chissà poi com’è) e presentato come il più sicuro quanto alla protezione dei dati sensibili, è stato tranquillamente hakerato.Non si sa da chi ma è ovvio che tanto sicuro il dannato strumento non lo era davvero.Chissà cosa ne è stato dei dati sensibili relativi agli alunni, alle famiglie e ai docenti.
Quel che si sa è che per quasi una settimana il registro è stato inagibile, non si potevano inserire le assenze e le giustificazioni degli alunni, non si potevano scrivere i voti dei suddetti né i compiti assegnati, non si potevano inserire i link per approfondire gli argomenti trattati.
Siamo tornati, noi docenti, a segnare tutto sul registro cartaceo, salvo poi, da venerdì notte, a copiare tutto sul registro elettronico che ha ripreso faticosamente a funzionare; faticosamente nel senso che, fino a sabato pomeriggio, per inserire qualunque dato, ci voleva un tempo biblico, la connessione cadeva in continuazione, non sempre i dati venivano salvati. Venerdì sera, io ci ho lavorato dalle dieci a mezzanotte, sabato mattina mi ci sono volute altre due ore e soltanto sabato pomeriggio ho terminato di inserire i link di approfondimento.
Insomma, una seccatura planetaria! Ma ho sistemato tutto e spero che la faccenda non si ripeta.
Questo ultimo anno di scuola è un vero percorso ad ostacoli: non bastavano il covid e Draghi, pure il blocco del registro doveva capitare!!
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