Il naso di Cyrano: febbraio 2011

domenica 27 febbraio 2011

Domenica al femminile

Oggi sono stata al ristorante con la FI, la FG e la mia mamma.

Mi sono divertita parecchio, dopo un fine settimana passato al computer a correggere la scempiaggini dei miei alunni che pensano che fare il copia-incolla da internet significhi fare una ricerca. Non riesco a capire se pensano che io sia così idiota da non accorgermene o se non gliene importi nulla.

Io so riconoscere benissimo un lavoro originale da un plagio e valuto di conseguenza, se a loro piace prendere votacci, facciano pure.

Oggi abbiamo mangiato dell’ottimo pesce e abbiamo chiacchierato piacevolmente. Mia mamma si sta riprendendo benissimo dagli interventi agli occhi, la FG è finalmente sollevata e giustamente orgogliosa per gli strepitosi risultati dei suoi esami e la FI ci ha divertito raccontandoci le sue disavventure in ambito lavorativo. La Fi è una narratrice formidabile, ha un sense of humor degno di Jerome K. Jerome.

Io me la sono goduta senza pensare a domani: io odio il lunedì! La prospettiva di una settimana di impegni, corse e fatiche mi sembra insopportabile ma poi penso che i giorni scorrono veloci e il week end arriva presto!

domenica 20 febbraio 2011

Come vi piace

Sto leggendo in questi giorni “La storia del teatro inglese”, curata da quel mostro sacro che è Agostino Lombardo; ho usato il presente “è” perché anche se Lombardo non è più tra noi, sempre grandissimo resta.

Studiando Christopher Marlowe, mi sono imbattuta in una parola bellissima, uno di quegli “enunciati felici” che costituiscono, per me e per la FG, motivo di vero godimento.

La parola è “Overreacher”. Il suono è decisamente bruttino ma il significato è interessante: il termine significa “Andare oltre”.

Andare oltre cosa? Beh, Marlowe ci presenta gente che va oltre l’etica dei suoi tempi, nel bene e nel male.

Tra tutti i suoi personaggi, che “vanno oltre” a me piace tanto il Doctor Faustus. Lui è uno che, pur di conoscere, di ottenere la sapienza (ed il potere che essa dà), stringe un patto con il diavolo e finisce regolarmente all’inferno. Ai tempi di Marlowe era inevitabile, il sapere lo possedevano in pochi e se lo tenevano stretto!

Il bello (o il brutto) del termine Overreacher è che ognuno può interpretarselo come gli piace: qualcuno va oltre i più elementari principi dell’etica civile, qualcuno va oltre i limiti della decenza, arricchendosi con la corruzione e l’inganno, qualcuno va oltre i limiti della carità e diventa santo.

Insomma, fate voi. Io voglio andare oltre i limiti della conoscenza, come Doctor Faustus, mi piace studiare, scoprire e riflettere. Forse finirò all’Inferno per questo ma non è poi così importante, credo che mi troverò in numerosa e notevole compagnia!

sabato 12 febbraio 2011

Questioni di lana caprina

Ovvero: Ma mi faccia il piacere!?

Ovvero, un problema che non c’è.

Lavorare o no, andare a scuola o no, il 17 Marzo, ricorrenza dei 150 anni dell’Unità d’Italia?

A parte che c’è poco da festeggiare, a parte che quelli che lottarono e morirono per fare l’Italia, se la vedessero oggi, inorridirebbero, tanta è la corruzione, la disonestà, lo schifo che tutti i giorni ci troviamo ad osservare (e non parlo solo dei politici!), il problema non esiste e vi spiego perché.

Quest’anno il 25 aprile cade il lunedì di Pasqua, quindi abbiamo un giorno in meno di vacanza. Per di più il primo maggio cade di domenica ed ecco il secondo giorno in meno di vacanza!! SE i “signori” della politica, che a lavorare non ci vanno, ce ne rendessero uno non sarebbe male.

E poi mi chiedo perché tutta questa preoccupazione, quest’angoscia nel fermare per un giorno la produzione. Ma che vogliono produrre i “signori” industriali se ormai noi italiani, a parte pochissimi, siamo così poveri che non compriamo quasi più nulla! Sono diminuiti persino i consumi alimentari.

E allora, mi chiedo, se dietro tutta questa polemica non ci sia altro. Cosa non so. Forse a qualcuno dà fastidio che il 17 Marzo si ricordi un evento che doveva dare agli abitanti della penisola un futuro più bello, più onesto, più felice e che invece ha prodotto una nazione della quale mi vergogno profondamente e nella quale non mi riconosco né come cittadina né come donna.

Non so se avremo vacanza il 17 Marzo, se ce la daranno e ci leveranno quella del 2 Giugno, altra data che dà fastidio a molti, non so, quello che so è che aveva ragione il solito Massimo D’Azeglio: gli italiani (onesti) ce n’erano pochi ai suoi temi ma oggi mi sembra che ce ne siano anche meno.

domenica 6 febbraio 2011

Tecnolibri

La mia mamma mi ha regalato il Reader per gli ebook!

Lo desideravo da tempo un po’perché non ci vedo molto bene e l’apparecchio consente di ingrandire i caratteri di scrittura e un po’ perché mi affascina l’idea di poter avere una biblioteca sempre a portata di mano. Nel Reader di libri se ne possono inserire tanti ma proprio tanti!

E’ un apparecchi etto poco più grande di un cellulare, si può comodamente portare in borsetta.

Ieri ho cominciato ad imparare come si usa. Non è proprio facilissimo, anche perché io in tecnologia sono un po’ scarsa, comunque ho imparato, solo con un po’ d’aiuto della FG, a inserirci i files e a leggerli. So anche ingrandire i caratteri e trovare una determinata pagina.

Ho anche cancellato tre figure che erano in dotazione e le ho sostituite con altre immagini, ci ho messo il Don Quijote di Picasso e le immagini di Shakespeare e di Cyrano, servono per lo sreen saver quando l’apparecchio è in standby. Le figure che ho scelto mi sembrano più indicate per un Reader dei paesaggi che c’erano prima.

Stamattina ho imparato a scrivere gli appunti. Già perché sul Reader, oltre che leggere, si può anche scrivere.

Per il momento ci ho scritto i temi che assegnerò in settimana ai miei alunni, poi vedremo, magari ci scrivo i post, quando mi vengono in mente e non ho il PC a portata di mano.

Scrivere è facile, soprattutto perché la tastiera touch funziona esattamente come quella del cellulare, stessi pulsanti e stessi comandi, così ho imparato subito, altrimenti sarei stata ancora là, a cercare di capire.

Sul Reader si possono anche fare annotazioni sul testo, anche con scrittura manuale, con la pennina in dotazione però questo ancora non lo so fare.

Insomma, devo imparare ancora parecchio ma la faccenda promette bene.

Il problema è che ebook in italiano ce ne sono pochi, o meglio, pochi di quelli che mi interessano tra le novità, però i classici ci sono e vuoi mettere, ad esempio, i cinque volumi di Guerra e Pace o i sette della Recherche con questo aggeggino?

Inoltre, per me che sono allergica a tutto, il fatto che non debba respirare la polvere che inevitabilmente si annida tra la carta è un indubbio vantaggio.

Certo, fa una strana impressione leggere un libro elettronico, non c’è la carta, non c’è la rilegatura, non si sente il profumo del libro nuovo, manca il piacere, direi fisico, di sentirsi possessori dell’oggetto libro.

E’ difficile spiegare ai non lettori ma chi ama leggere mi capirà certamente, per fare un esempio: è come parlare per telefono con chi si ama invece di incontrarsi. Più o meno.

Comunque io i libri di carta continuerò a comperarli e a leggerli e acquisterò anche gli ebook, una cosa non esclude l’altra!