Ovvero: Ma mi faccia il piacere!?
Ovvero, un problema che non c’è.
Lavorare o no, andare a scuola o no, il 17 Marzo, ricorrenza dei 150 anni dell’Unità d’Italia?
A parte che c’è poco da festeggiare, a parte che quelli che lottarono e morirono per fare l’Italia, se la vedessero oggi, inorridirebbero, tanta è la corruzione, la disonestà, lo schifo che tutti i giorni ci troviamo ad osservare (e non parlo solo dei politici!), il problema non esiste e vi spiego perché.
Quest’anno il 25 aprile cade il lunedì di Pasqua, quindi abbiamo un giorno in meno di vacanza. Per di più il primo maggio cade di domenica ed ecco il secondo giorno in meno di vacanza!! SE i “signori” della politica, che a lavorare non ci vanno, ce ne rendessero uno non sarebbe male.
E poi mi chiedo perché tutta questa preoccupazione, quest’angoscia nel fermare per un giorno la produzione. Ma che vogliono produrre i “signori” industriali se ormai noi italiani, a parte pochissimi, siamo così poveri che non compriamo quasi più nulla! Sono diminuiti persino i consumi alimentari.
E allora, mi chiedo, se dietro tutta questa polemica non ci sia altro. Cosa non so. Forse a qualcuno dà fastidio che il 17 Marzo si ricordi un evento che doveva dare agli abitanti della penisola un futuro più bello, più onesto, più felice e che invece ha prodotto una nazione della quale mi vergogno profondamente e nella quale non mi riconosco né come cittadina né come donna.
Non so se avremo vacanza il 17 Marzo, se ce la daranno e ci leveranno quella del 2 Giugno, altra data che dà fastidio a molti, non so, quello che so è che aveva ragione il solito Massimo D’Azeglio: gli italiani (onesti) ce n’erano pochi ai suoi temi ma oggi mi sembra che ce ne siano anche meno.
Nessun commento:
Posta un commento