Ebbene sì, io che amo tanto la libertà, che parlo spesso del valore della cittadinanza, rinuncerei a tutto questo per ritrovarmi suddito di un sovrano.
Già ma non dimentichiamo che Sua Maestà britannica è una regina che deve comunque fare i conti con la Costituzione e che i sudditi inglesi sono così civili che la Costituzione non ce l’hanno mica scritta come noi, la loro è una Costituzione consuetudinaria, fondata cioè sulle consuetudini legislative del Paese.
Magari vi chiederete il perché di questo apparentemente assurdo desiderio. Ve lo spiego subito: se gli Inglesi ci colonizzassero, dovrebbero anche civilizzarci nel senso che dovrebbero educare (o costringere) la maggior parte degli italiani a comportamenti onesti, rispettosi della legge e degli altri. La storia ci ha dimostrato che gli Inglesi questo, con le buone o con le cattive, lo sanno fare benissimo.
Inoltre, se fossimo una colonia inglese, dipenderemmo dalle istituzioni inglesi e risparmieremmo un bel po’, infatti i parlamentari e i ministri britannici hanno stipendi ben inferiori a quelli di coloro che siedono sulle Poltrone italiane e che si guardano bene dal ridursi le laute prebende e, forse, i politici inglesi agiscono per il bene comune e non per i loro interessi personali.
Un altro vantaggio sarebbe che io guadagnerei molto di più, in Inghilterra un insegnante è pagato più di un metalmeccanico ed è anche stimato molto più che in Italia.
Ci sarebbe, però, il problema del cibo, io vorrei diventare suddito inglese ma vorrei continuare a mangiare cibi mediterranei ma, d’altro canto, non è che gli Inglesi abbiano imposto ai popoli colonizzati i loro alimenti, a quanto ne so, lasciavano piena libertà alimentare.
Il mio sogno è naturalmente impossibile anche perché non vedo quali vantaggi avrebbero gli Inglesi a colonizzare l’Italia, a parte le risorse turistiche, la mia Nazione non ha proprio nulla da offrire né sul piano economico né su quello della civiltà.
E allora?
E allora non mi resta che sperare che la FG, come ardentemente desidera, si costruisca il suo futuro in Gran Bretagna, così io, quando potrò andare in pensione ( il che sta diventando sempre più una faccenda remota), la raggiungerei e terminerei la mia vita in una terra di civiltà.
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