Il naso di Cyrano: Buoni e cattivi

domenica 16 dicembre 2012

Buoni e cattivi



In letteratura i cattivi esistono per una precisa ragione: per giustificare la presenza e l’agire dei buoni. Senza i cattivi cosa farebbero mai i buoni?

Pensateci: senza Gambadilegno e Macchia Nera, Topolino non sarebbe nessuno, come potremmo divertirci con zio Paperone se non ci fosse la Banda Bassotti? E Luky Luke potrebbe esistere senza i fratelli Dalton?

Quando pensiamo a Jean Valjean, ci vengono subito in mente Javert e la perfida Tenardier, se diciamo Harry Potter la mente va subito a Voldemort  e a Malfoy.

Insomma, nei libri, nelle storie, c’è un equilibrio tra bene e male, talvolta il male vince ma, più spesso, è il bene a trionfare.

Nella realtà, nella Storia, quella vera, le cose vanno diversamente: i buoni sono pochi e perdono quasi sempre, i malvagi, i furbastri, i ladroni vincono quasi sempre e quasi dovunque.

O almeno, questa è la mia impressione, potrei anche sbagliarmi, chissà? Se mi guardo intorno mi sembra di vedere soltanto disonestà, arroganza ed ignoranza, a tutti i livelli: per strada, in autobus negli uffici, in classe, in televisione.

Un esempio? Prendiamo la politica italiana: tra non molto dovremo andare a votare ed io non so proprio chi scegliere. Tra i fratelli Dalton, la Banda Bassotti, Macchia Nera e Gambadilegno, voi a chi darete la preferenza?

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