In questi giorni noi e il resto
del mondo stiamo osservando uno spettacolo vergognoso: le elezioni per il
Presidente della Repubblica italiana.
O meglio: le non elezioni poiché, nonostante ci sia la candidatura di un nome prestigioso, di un uomo onesto, insigne giurista e di indubbie capacità, in pochi sono stati disposti a votarlo.
O meglio: le non elezioni poiché, nonostante ci sia la candidatura di un nome prestigioso, di un uomo onesto, insigne giurista e di indubbie capacità, in pochi sono stati disposti a votarlo.
Il motivo dell’indisponibilità a
eleggere questo candidato è sotto gli occhi di tutti: Lui è onesto e la
maggioranza degli elettori non lo è quindi la maggioranza degli elettori ha cercato di eleggere un
imbroglione, un corrotto, uno che facesse gli interessi della casta e non
quelli degli italiani. Solo che non riuscivano a eleggere uno così perché ogni
gruppo voleva il suo personale uomo corrotto; poi si sono messi d’accordo e hanno
condiviso il nome del presidente uscente e non intendo commentare la scelta
poiché, una volta eletto, il capo dello Stato è figura istituzionale e, come tale, deve essere accettato.
Quanto detto è sotto gli occhi di
tutti, italiani e comunità internazionale (e ci facciamo proprio la solita
bella figura!!), onesti e ladroni, gente che ci crede e opportunisti.
Che fare? Come cambiare le cose?
Non lo so, francamente credo che
non ci sia più nulla da fare: il problema non sono solo i politici ma la maggioranza
degli italiani. Quegli italiani ignoranti e disonesti che non vorrebbero pagare
le tasse (e che spesso non le pagano), quelli che ammirano i truffatori e gli
sfruttatori e che vorrebbero essere come loro, quelli che votano i politici
corrotti nella speranza di averne vantaggio, quelli che non ti rilasciano lo
scontrino fiscale se non glielo chiedi, quelli che svolgono al peggio il loro
lavoro, quelli che vengono a difendere a spada tratta i loro figli e le loro
figlie infingardi e ipocriti, quelli che vengono nelle grandi città (con i
soldi dei genitori) con la scusa di fare l’Università e poi non studiano e si
fanno anni di pacchia fuoricorso; la maggioranza degli italiani, insomma.
Questi italiani io li chiamo “i
minuscoli” perché non valgono nulla, calpestano e sporcano tutto ciò che
attraversa la loro strada e distruggono la vita di noi tutti, anche la loro ma
non se ne accorgono oppure se ne accorgono quando è ormai troppo tardi. Ormai
ho preso l’abitudine di scrivere i loro nomi ( che sono ogni giorno più
numerosi) con l’iniziale minuscola anche se so che, secondo la grammatica,
questo è un errore grave ma non me ne importa più nulla: loro violano tutte le
regole della civiltà e io non posso violare una sola, piccola regola della
grammatica!?
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