Giovedì, unica giornata piena di
sole in questa uggiosa, piovosissima ed umida settimana, con i ragazzi e le
ragazze di prima media, sono andata a visitare il parco degli Acquedotti.
Gli Acquedotti io li avevo visti
sempre da lontano, dal treno o dall’automobile, percorrendo la via Appia o la
Tuscolana ma visti da vicino fanno ben
altro effetto nella loro maestosità.
Gli Acquedotti sono un’invenzione
dei Romani, non sono opere d’arte ma strutture funzionali
all’approvvigionamento idrico di Roma, sono strutture lunghissime, in muratura
e conglomerato, ricoperte in opus reticolatum o latericium, in leggera
pendenza, soprelevate o interrate che garantivano a Roma una ricchezza d’acqua
unica nel mondo antico.
Con gli allievi ci eravamo ben
preparati, nei giorni precedenti la visita abbiamo studiato il materiale
reperito sul web e giovedì abbiamo potuto integrare quanto avevamo imparato con
le spiegazioni che Stefano, la nostra guida, ci ha fornito.
I ragazzini della mia prima D si
sono comportati quasi tutti bene, sono
stati attenti, hanno preso appunti (anche perché lunedì devono portarmi la
relazione!), hanno scattato tante fotografie, hanno fatto domande e hanno
saputo rispondere esattamente a parecchie domande fatte da Stefano.
Io, che, sugli Acquedotti, molte
cose le sapevo già,ho imparato qualcosa di nuovo e ripassato molto di vecchio,
che non fa mai male, ho scattato diverse fotografie e ho avuto modo di godermi
un altro scorcio di Roma!!.
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