Nei giorni appena passati ho
preparato una piccola guida di Roma in lingua inglese per gli insegnanti
stranieri che, nell’ambito del progetto Comenius, saranno ospiti della Fratelli
Bandiera, la mia scuola, a fine Novembre.
Mentre descrivevo monumenti e
fontane, riflettevo sulla bellezza di questa povera e ricchissima città.
Roma, dopo Firenze, è sicuramente
la città più bella del mondo: in ogni angolo, a saperla cercare, si può trovare
una traccia di bellezza: chiese, fontane, piazze famosissime ma anche angoli
nascosti, poco o per nulla conosciuti, fontanelle che, oltre ad offrire acqua
fresca e gratis (solo a Roma!!), ristorano il passante con la loro grazia,
paesaggi urbani che raccontano storie e leggende, spesso false ma quanto è
piacevole sentirsele raccontare e fare finta di crederci! Se si va a spasso di
notte, a Roma, si possono anche incontrare dei fantasmi, se uno ci crede!
Lo skyline romano, con le sue
cento cupole, i profili dei palazzi e le cime dei suoi pini svettanti, è da
brivido in qualsiasi ora del giorno ma al tramonto è addirittura fulminante, lo
si guarda, dall’alto del Pincio, ad esempio, e ci si sente mancare il fiato!
E’ così bella Roma che ci fa
anche, magari solo per un attimo, dimenticare la sua miseria: miseria generata
dalla maleducazione dei romani e dei turisti, dall’incuria dei criminali che,
invece di amministrarla, l’hanno lasciata e la lasciano nella sporcizia delle
strade, nel degrado degli edifici, corrosi dagli agenti atmosferici, nell’
abbandono di ogni elementare regola di civiltà.
Quando verranno gli ospiti del
Comenius li porteremo a visitare Roma e io mi chiedo: cosa vedranno? Cosa
riusciranno a vedere: La miseria del presente o la magnificenza del passato?!
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