Il naso di Cyrano: Il resto è silenzio

domenica 12 gennaio 2014

Il resto è silenzio



Oggi devo scrivere un post triste: è morto Arnoldo Foà, un attore che io e la Fg abbiamo sempre apprezzato. Aveva 97 anni e, nella sua lunghissima carriera, ha fatto di tutto: ha lavorato per il teatro, per il cinema, per la televisione, ha fatto anche tantissimo doppiaggio. Era di origini ebree e, durante l’orrendo periodo delle leggi razziali dovette nascondersi per non essere deportato.
La sua voce era inconfondibile, unica. Quando recitava, Foà con la sua voce ci trasportava letteralmente nel testo, era una voce calda e pastosa, ricchissima di sfumature e toni, più una musica che una voce, non credo di poter rendere bene l’idea, quella voce bisogna ascoltarla per comprenderla appieno!
Non era bello Arnoldo Foà: troppo magro e troppo alto, eppure da giovane riuscì ad interpretare un personaggio tradizionalmente riservato ai belli in modo magistrale: fu un’affascinante Capitan Fracassa .
Io lo ricordo in molti ruoli, ad esempio in quello di Flambeau, il ladro pentito che aiuta padre Brown nelle sue inchieste, oppure come conduttore di Ierie e oggi, un programma nel quale non risparmiava critiche e frecciate ai suoi ospiti senza, però, mai scadere nella volgarità dei moderni showmen. Diede vita anche ad un affascinante capitano Smollet nella riduzione televisiva dell’Isola del tesoro e seppe interpretare con eleganza il maresciallo Arnaudi ne I racconti del maresciallo di Mario Soldati
Sicuramente, le parti nelle quali Foà eccelleva erano quelle dei cattivi, un po’ per il suo aspetto fisico, per quella sua faccia dai lineamenti scabri, per quel suo volto che sembrava scolpito con l’accetta, riusciva a dare ai cattivi una carica vitale ed un fascino particolari, tra i tanti, quello che ho amato di più è stato sir Daniel Brackley nella freccia nera, un cattivo molto cattivo che, tuttavia, a me piaceva tantissimo e il merito era tutto di Foà e della sua interpretazione!
LA sua morte mi rattrista, anche perché attori del suo calibro, in questi nostri tempi, non se ne trovano davvero;, voci come la sua sono uniche, interpretazioni curate ed accurate sono oggi una rarità, ecco perché, al di là della possibilità di rivedere e riascoltare Foà e i grandi interpreti del passato, che la moderna tecnologia ci offre, davvero, come dice Amleto, “Tutto il resto è silenzio”.

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