Giovedì, con i ragazzini della
prima D e quelli della prima C, siamo andati in visita d’istruzione all’Abazia
di Valvisciolo, a Ninfa e a Sermoneta, tre luoghi fantastici, pieni di storia e
di bellezza.
Nelle settimane precedenti il viaggio
ci eravamo documentati ma un conto è leggere le notizie e visionare fotografie,
un altro è vedere i siti dal vivo!
I ragazzini si sono comportati
quasi tutti davvero bene: sono arrivati quasi tutti puntuali, sono stati in
gruppo, hanno preso appunti, registrato le parole della nostra guida, hanno scattato
foto; alla fine la guida ha fatto i complimenti a me e alle colleghe, ci ha
detto che raramente si vedono alunni così educati!
Anche io ho un mucchio di foto ma
… non le ho scattate io; io ho portato la mia fotocamera ma, come al solito, ho
cercato qualcuno che la usasse per me. Il fatto è che io adoro avere immagini
dei luoghi che visito ma … odio scattare le foto! Se prendo le fotografie non
riesco ad osservare bene i luoghi, mi distraggo e non mi godo la gita.
Stavolta la mia “vittima” è stato
il collega di Educazione religiosa che era uno degli accompagnatori; lui non
aveva con sé la fotocamera e si è gentilmente prestato, chiedendo in cambio di
poter condividere i files delle foto; ha realizzato degli scatti magnifici, un
bel ricordo di una bellissima giornata.
L’abazia cistercense, nella sua
semplicità, riportava al tempo del Medioevo, in particolare il chiostro,
piccolo ma ben proporzionato, ricreava l’atmosfera silenziosa della preghiera
cistercense.
Anche il borgo medievale di
Sermoneta, dominato dalla mole del castello Caetani, invitava ad un bel tuffo
nei secoli passati ma il luogo più affascinante è stato sicuramente il giardino
di Ninfa.
Ninfa fu una ricca e antica città
della quale restano assai poche vestigia. I luoghi furono invasi da paludi fino
agli anni Venti del Novecento.
Fu allora, dopo la bonifica dei
luoghi, che i Caetani decisero di creare un giardino, piantando arbusti e
alberi provenienti da tutte le parti del mondo. Il clima, particolarmente mite
e la ricchezza della terra, mai coltivata per secoli, fecero sì che le piante
crescessero rigogliose. Tra corsi d’acqua, laghetti e cascatelle, che producono
un’armonia musicale deliziosa, tra profumi delicatissimi, in una tavolozza di
colori piacevolissima, abbiamo fatto una passeggiata in un orto botanico unico
al mondo, magico e fatato, dove, quasi, ci si poteva aspettare di veder
comparire le ninfe che, secondo la leggenda, anticamente abitavano quei luoghi.
Una bellissima giornata per i
miei alunni e(opportunamente protetta da una dose di antistaminico contro le
allergie) anche per me, molto meno per la mia caviglia destra: una ventina di
giorni fa avevo preso una brutta storta e solo da pochi giorni il dolore era
diminuito, ovviamente, dopo una giornata intera in cammino, da venerdì è
tornata l’infiammazione e procedo zoppettando tra fitte e spasmi …. Ma, anche
azzoppata, io ferma proprio non ci so stare!!
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