In questi giorni di vacanza, con
Cat, che è a Roma, sono andata a visitare un bel po’ di mostre e non è ancora
finita!
Abbiamo cominciato dai pittori
francesi di Orsay: praticamente vecchi amici; Monet, Degas, Renoir e compagni ormai
li conosciamo benissimo tramite le mostre romane e le incursioni al museo
parigino che più amiamo; con noi c’era anche la Fg che, quando si tratta di
Impressionisti e Postimpressionisti, verrebbe pure con la febbre a quaranta. Al
Vittoriano era esposto un numero limitato di opere ma tutte di elevata qualità,
peccato che la posizione di alcune, specialmente delle marine, non ne
permetteva una visione ottimale.
Poi, sempre con la Fg, ci siamo
dedicate ai Decadenti inglesi; al Chiostro del Bramante è stata allestita una
ricca mostra di opere dei pittori inglesi dell’Ottocento: opere di rara
perfezione esecutiva ma con poca o nulla “anima”. Non so spiegare bene, non
sono un’esperta d’arte ma le pitture esposte non mi suscitavano alcuna emozione
se non un vago rifiuto, come di qualcosa di apparentemente innocuo ma
sottilmente perverso; una sensazione fastidiosa e spiacevole si è impossessata
di me, una specie di malinconica paura.
Al palazzo delle Esposizioni io e
Cat abbiamo visitato la mostra su Pasolini, ricca documentazione dell’opera e
della vita di un intellettuale che in 20 anni è riuscito a fare di tutto:
dipingere, poetare, scrivere romanzi, fare regie e testi cinematografici e
teatrali, scandalizzare e contestare la società da prospettive originali e
profetiche.
Dopo aver pranzato, benissimo,
all’Open Colonna, il ristorante sul tetto del palazzo, ci siamo dedicate alla
mostra sugli Etruschi di Cerveteri: un tripudio di vasi, terrecotte, buccheri,
gioielli e, espressione suprema di raffinatezza e bellezza, il Sarcofago degli
sposi, proveniente dal Louvre di Parigi!! Un’opera di eleganza sconvolgente, di
quelle che mozzano il fiato a guardarle.
Ieri siamo andate a vedere la
mostra sui Mostri della mitologia greco-romana al Museo nazionale romano: un
percorso labirintico tra Minotauri, Sfingi, Gorgoni ed altri simpatici orrori
mitologici. Abbiamo anche visitato il Museo che contiene una serie di affreschi
e una di mosaici bellissimi, staccati da alcune ville e domus romane, abbiamo
passeggiato per le sale in compagnia degli imperatori romani ed abbiamo
ammirato suppellettili e gioielli dei patrizi e delle ricche matrone, insomma,
un piacevole tuffo nel passato.
Cat resterà a Roma ancora qualche
giorno e abbiamo in programma ancora la visita alla mostra dei Pittori inglesi
del Settecento, spero che anche questa risulti interessante come quelle che
abbiamo già visto!
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