La mia amica L. mi ha imprestato
un bellissimo libro sulla rivoluzione francese. Si intitola “L’armata dei
sonnambuli” di Ming Wu, che non è un autore cinese ma lo pseudonimo di un
gruppo di scrittori che scrivono sempre storie avvincenti.
Ho letto il libro tutto d’un
fiato, come sempre mi accade quando una storia mi affascina, ho gustato
l’intreccio e i caratteri e ha riflettuto su tanti aspetti della Rivoluzione
francese. E’ incredibile come, in pochissimi anni, praticamente quattro, il mondo
sia irreversibilmente cambiato, come idee, per l’epoca, destabilizzanti si
siano affermate ed incasellate nel comune sentire.
Anche se, in realtà, la
Rivoluzione non si è pienamente realizzata. E’ vero, le idee, nuove ed
innovative, di libertà hanno messo radici e prodotto frutti ma le idee di
uguaglianza, quelle no, quelle sono state tradite. Tradite dai borghesi, da
quelli che si erano arricchiti sfruttando la rivolta, dalla borghesia che, con
il Direttorio e poi con Napoleone, diventò la classe egemone, calpestando il
popolo, ghigliottinandone i capi, usando la cultura per opprimere gli
ignoranti.
Insomma, dal 1794, in Francia
avvenne quello che avviene sempre dopo una rivoluzione: chi può si prende il
potere ed ingrassa sulla pelle degli altri, di quelli che hanno lottato e
rischiato.
Avvenne così anche in italia dopo
la Resistenza: la democrazia cristiana si impossessò del potere e non l’ha più
mollato da allora ad oggi: non importa se il tiranno di turno si chiama
fanfani, berlusca o renzi, la storia è sempre quella e fa sempre un po’ schifo.
Il libro mi è piaciuto ma aveva
un difetto: era un volume di grosso formato, è stato stancante tenerlo in mano,
anche perché io, ormai, leggo praticamente solo e-book con il mio apparecchio
reader, leggerissimo, maneggevole, superpratico, ideale per leggere coricata
come piace fare a me!
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