E’ tutto pronto!

Ho preparato anche gli abiti che
indosserò domani: pantaloni grigi e maglietta blu.
So già che questa notte non
dormirò, mi succede sempre la notte prima del primo giorno di scuola!
Lo so, adesso voi penserete che
io, dopo tanti anni passati ad insegnare, sia proprio scema ad emozionarmi per
una cosa del genere e, magari, vista l’aria che tira, avete anche ragione.
Ma io non posso farci niente: a
me questo mestiere piace da matti, me lo sono scelta e, nonostante la fatica,
lo stipendio miserabile, la vicinanza (talvolta) di collegi e dirigenti
ignoranti e maleducati, non me ne sono mai pentita.
Volete sapere perché adoro questa
professione? Perché ci sono i ragazzini. Loro sono la vera forza del mio
lavoro, non mi importa se sono studiosi o no, se sono educati o no, io voglio
bene a tutti: a quelli diligenti, a quelli che, con il mio aiuto hanno capito
il valore della scuola e si sono messi a studiare, a quelli che arrivano in
italia da Paesi lontani e non sanno parlare la nostra lingua (imparano
prestissimo!), voglio bene anche a quelli con i quali ho fallito, quelli che
non studiano, che cercano scuse e pretesti, quelli che dicono le bugie. A loro
voglio ancora più bene perché so che sono destinati al fallimento, sono quelli
che, dopo, incontrandomi per strada mi dicono:”Prof. aveva ragione!” Ma ormai è
troppo tardi, sono destinati al lavoro nero o alla disoccupazione.
Domani ritroverò i miei quindici
birbanti della 2^D, lo scorso anno abbiamo realizzato dei lavori bellissimi in
italiano ed in inglese, per quest’anno ho progettato delle attività che spero
li interesseranno e, spero che ci divertiremo ancora insieme.
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