No, non vi parlerò di mio marito
che pure fu padre amorevolissimo e amatissimo dalle nostre figlie, di un amore
che va oltre la sua troppo prematura dipartita.
Oggi vi parlerò di un altro papà,
anche lui con due figlioline, un papà che per lavoro ha dovuto trasferirsi a
Roma da un’ altra città e si è portato dietro tutta la famiglia.
Le due figlie adesso frequentano
l’istituto nel quale insegno, una nella scuola primaria e l’altra nella
secondaria.
Qualche giorno fa, alla fine
delle lezioni, questo genitore è venuto a prendere le sue figliole e ci siamo
fermati a fare due chiacchiere. Io, che sapevo già il nome della figlia
maggiore, ho chiesto alla più piccola come si chiamasse, lei mi ha detto il suo
nome e io mi sono complimentata perché entrambe hanno due bellissimi nomi, due
nomi da regine. Il loro papà mi ha allora detto il suo nome, sottolineando, con
legittimo orgoglio, che era il nome di uno degli imperatori romani; io,
scherzando, gli ho risposto che l’imperatore in questione non era stato tanto
bravo, in effetti gli imperatori romani in genere non si comportavano troppo bene.
A questo punto, la figlia minore
ha abbracciato stretto il padre e mi ha detto:” Papà è bravo!”, sottolineando con forza il concetto.
Il padre
ha sfoderato un sorriso a mezzaluna e in quel sorriso, oltre alla
soddisfazione, c’era tutto l’amore di un padre per le sue figlie, era lo stesso
identico sorriso che per 21 anni ho visto sulla faccia di mio marito quando si
parlava delle nostre figlie.
Ho risposto alla bambina che ero
assolutamente sicura che il suo papà fosse bravo e, osservando quel sorriso, ne
ero davvero convinta.
Nessun commento:
Posta un commento