Il naso di Cyrano: Piccoli scrittori

domenica 12 ottobre 2014

Piccoli scrittori


Due settimane fa, come titolo del famigerato “Tema del Lunedì” avevo dato come titolo: “Immagina di vivere nel futuro”.
I miei meravigliosi alunni ed alunne non amano troppo il tema del Lunedì, lo considerano in genere un ingrato lavoro e, quasi tutti, scrivono il meno possibile; credo che lo facciano la sera della domenica in fretta e furia, sebbene io lo assegni il lunedì precedente e mi raccomandi di non ridursi all’ultimo. Tant’è, quando il lunedì pomeriggio li correggo, mi prende lo sconforto ma, anche se malfatti, i temi arrivano e servono comunque per far esercitare le creature nella scrittura, attività che, come la lettura, per taluni è ridotta all’indispensabile!
Ci sono però sempre delle eccezioni, con mia grande gioia, a qualcuno il tema non dà poi così fastidio.
Lunedì scorso, correggendo i temi, ho trovato due raccontini proprio fatti bene, quello che mi è piaciuto di più è che, leggendoli, si capiva che l’autore e l’autrice si erano divertiti a farli!
Per premiare i due scrittori ho deciso di pubblicare i loro lavori su questo Blog, il primo oggi e il secondo domenica prossima.
Eccovi dunque il primo scritto; mi dispiace soltanto che, essendo minorenni, per questioni di privacy, non posso pubblicare per esteso il nome dell’autore del racconto di oggi e quello dell’autrice di quello della prossima domenica, ma sono sicura che loro saranno comunque orgogliosissimi di poter essere letti sul web!

Vita su Marte


La vita su Marte non è difficile perché è resa facile dai robot.
Mi alzo la mattina alle otto meno dieci ma, veramente, sono pronto anche prima: alle sette il mio letto si attiva e si sposta delicatamente fino ad arrivare in bagno dove un sistema automatizzato mi lava e mi veste nel sonno e successivamente mi sveglia.
Mangio un paio di biscotti in pillole e prendo il mio tablet con tutti i libri all’interno.
Rischio di fare tardi per l’accensione e la partenza del teletrasporto.
Per arrivare al primo piano del grattacielo in cui vivo (nel quale ha sede il teletrasporto) devo prendere l’ascensore.
 Ci vorranno più di cinque minuti per arrivare dal cinquecentosettantunesimo piano al primo.
Sono arrivato appena in tempo dato che il teletrasporto parte fra un minuto.
Sono arrivato a scuola dove ci fanno sedere alla nostra classe. Ogni classe è dotata di connessione wi fi gratuita.
Le lavagne sono state eliminate circa tre anni fa quando è stata inventata l’applicazione che consente ai docenti di far vedere ciò che scrivono sul loro tablet su tutti quelli dei loro studenti.
Dopo qualche ora di lezione ci fanno uscire dalla scuola. Usare il teletrasporto per il ritorno è impossibile perché la scuola lo ha vietato.
Potrei prendere la rete di tubi sotterranea per tornare per tornare a casa ma ho deciso per una strada più salutare: andrò a piedi.
Casa non dista molto ma è meglio fare in fretta: ci vorrà più tempo per salire con l’ascensore di quanto ce ne vorrà per arrivare al palazzo.
Non esistono più strade asfaltate da quando, cinquantadue anni fa è subentrato l’obbligo di eliminazione delle auto terrestri (cinque anni dopo l’invenzione delle macchine volanti).
Arrivato a casa i robot da cucina hanno preparato il pranzo.
Una volta fatti i compiti guardo un po’ di olo-tv.
Oggi però il programma è leggermente diverso: oggi è venerdì. E ogni anno, questo stesso giorno, io e la mia famiglia facciamo una vacanza sulla terra.
La mia famiglia possiede una speciale macchina volante che, se rifornita del giusto carburante, è in grado di compiere un viaggio interplanetario e anche una piccola casa in un piccolo paese sulla terra.
Quest’anno passeremo il capodanno sulla terra: il tremila è alle porte e bisogna festeggiare. Per celebrarlo papà ha affittato un proiettore 3D per proiettare immagini dei fuochi d’artificio (dato che sono fuori produzione).
Sto per terminare gli studi: mi diplomerò in elettronica e robotica applicata. Una volta finiti gli studi ho un posto garantito come supervisore della produzione dei robot.
F. B.

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