Martedì riprenderò servizio a
scuola e ricomincerà l’ergastolo senza fine per il quale devo ringraziare la
maledetta fornero che mi ha rapinato la pensione e in effetti ha la stessa
faccia e anche l’altezza del più tappo dei fratelli Dalton.
Le mie vacanze, a parte i pochi
giorni belli passati con Cat, non sono state piacevoli: è stato un periodo
triste e faticoso; i lavori di ristrutturazione e le conseguenti pulizie mi
hanno sfinito fisicamente, sono ancora piena di dolori e stanchezza; la
partenza della Fg mi ha strappato quella parte di anima che ancora, in qualche
modo, era attaccata alla vita e, anche se ci sentiamo spesso, anche se sono
assolutamente consapevole che, per la sua felicità e per il suo avvenire, la Fg
e il suo amato bene dovevano andarsene dall’italia, davvero non ho più nulla
che dia un senso alla mia esistenza e diventa difficile affrontare la brutta
realtà.
Unica cura, seppur palliativa,
per me, è leggere, allontanarmi da me stessa per rifugiarmi in altre storie, in
altri mondi, in altre gioie e in altre sofferenze; come dice Umberto Eco:
vivere mille vite invece che una sola.
Per fortuna al mondo ci sono tanti
scrittori e tanti libri, talvolta mi viene da pensare che, ad alcuni di loro,
più che il Nobel per la Letteratura, dovrebbe essere assegnato quello per la
Medicina!