Dice;”Mamma, in Costa Azzurra non
piove mai!”
Infatti. Sono arrivata a Nizza la
sera di venerdì quattro dicembre e ha iniziato a piovere e ha smesso martedì
otto mentre mi imbarcavo sull’aereo che mi ha riportato a Roma.
Tasso di umidità 100%. Un’umidità
quasi solida, che ha aggredito trigemino e cervicale con la precisione
chirurgica di un cecchino asburgico, causandomi dolori persistenti ed acuti.
Ma io sono una combattente,decisa
a godere al meglio della mia vacanza, ho risposto al fuoco nemico con bordate
di analgesici e sventagliate di antidolorifici che, previdentemente, mi ero
portata da casa, in più ho fatto rifornimento in una farmacia nizzarda di
medicinali analoghi che in italia non si vendono ma che io conoscevo dai tempi
dell’Erasmus parigino dalla Fg e che sono efficacissimi.
Debitamente protetta, mi sono
gettata alla scoperta di una parte della Costa Azzurra che, anche quando piove,
offre molto da vedere e da gustare.
Ovviamente, la parte più bella
del viaggio è stata la compagnia della Fg che con il suo Ab mi ha mostrato le
bellezze di Antibes e di Nizza.
Poiché i due emigrati vivono in
una casa piccolissima, io ho alloggiato in un delizioso hotel che era
anticamente una stazione di posta, proprio nel centro di Antibes.
La città antica è affascinante,
ci sono dei bastioni ed un forte che ospita il Museo Picasso e quello
archeologico, li ho visitati entrambi con piacere. La vista del mare è
affascinante anche se più che l’azzurro dominava il grigio delle nuvole e
dell’acqua. Vicino al porto c’è l’Uomo, una enorme statua di metallo fatta di
tante lettere dell’alfabeto, mi è piaciuta molto, sta lì quasi a proteggere la
città.
Le stradine strette, i negozi di
pane e dolci, il pavè della massicciata mi hanno affascinato.
Nizza è invece una città grande,
presenta diversi stili architettonici, accanto ai palazzetti alti e stretti
della Vieille Nice, si trovano esempi mirabili di Art Nouveau e Art Decò da
mozzare il fiato. C’è il Lycèe Massena, dove ancora si fa scuola, che è un
enorme fabbricato stile Art Nouveau, che mi ha conquistato, deve essere
bellissimo insegnare là!
Anche a Nizza ho visitato vari
musei, tra questi il Palazzo Lascaris che conserva una collezione di strumenti
musicali antichi ricchissima.
Ho visto anche la lunghissima Promenade
des Anglais, con gli alberghi dei ricconi e le sedie sul marciapiede a mare.
Poiché i trasporti funzionano
benissimo, ci si sposta facilmente da un luogo all’altro e poi io amo
camminare, anche sotto la pioggia ho trottato da un quartiere all’altro.
Gli abitanti della Costa Azzurra,
al contrario dei parigini, sono molto espansivi, amano chiacchierare e fanno un
sacco di domande, così ho avuto modo di parlare parecchio in francese, lingua
che mi piace assai, anche se talvolta avrei preferito un po’ più di
riservatezza.
Ho anche mangiato cibi
buonissimi. Contrariamente a molti italiani che chiedevano il panino con
l’hamburgher, io ho assaggiato piatti locali.
La cucina della Provenza presenta
sapori forti, solidi direi, che aggrediscono senza tanti complimenti il palato
e persistono a lungo. La prima impressione è destabilizzante, il primo boccone
fa l’effetto di un proiettile esploso in bocca. Dopo qualche secondo, però, uno
vuole altri proiettili, eccome!
La Bouilla-baisse era buonissima,
certo non come il Caciucco alla livornese ma ci si avvicinava, la Cuisse de
Canard è un capolavoro culinario indescrivibile, le Crepes, le Viennoiseries, i
Croissant, le Tartes sono squisitezze delicatissime e saporose ad un tempo.
Ma la sorpresa più gradita del
mio soggiorno in Costa Azzurra è che ovunque si può avere un buon caffè
ristretto all’italiana! Credo che sia l’unico posto al mondo, oltre l’italia,
dove, al posto dell’immonda broda che all’estero chiamano caffè, si possa avere
una bevanda potabile anche se a caro prezzo, visto che una tazzina costa un
euro e sessanta centesimi.
In realtà tutto in Costa Azzurra
è costoso ma tutto funziona a meraviglia: mezzi di trasporto efficienti, strade
pulite, personale cortese e competente … Per noi che veniamo dall’italia, più
che in un’altra Nazione, sembra di essere atterrati in un altro pianeta!
Durante questo mio breve soggiorno, ho capito perché la Fg e il suo Ab sono
così entusiasti di essere emigrati ad Antibes!
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