Per
rendere più piacevole lo studio della Storia e per far lavorare i ragazzini su
“Compito reale” come predicano le scartoffie ministeriali, mi sono inventata un
Campionato di Storia.
Le due
Classi che ho la mattina, una prima e una seconda, sono divise in quattro
gruppi di lavoro ciascuna, identificate da quattro colori: Blu, Rossi, Viola,
Verdi. Tra l’altro, sia i gruppi di prima che quelli di seconda hanno già
realizzato dei bei cartelloni di Geografia che abbiamo appeso alle pareti della
mia aula-laboratorio.
I
gruppi sono anche le squadre che partecipano al Campionato. Anzi, ai
Campionati, che infatti sono due, uno per ogni Classe.
Una
volta al mese, c’è una manche per ciascuna classe su argomenti che comunico
agli alunni una decina di giorni prima della gara, svolti durante le ore di
lezione.
Il
regolamento prevede che le squadre compilino una Scheda di risposta, preparata
da me, sulle domande che formulo, una alla volta; per dare la risposta c’è un
tempo che viene cronometrato. Se i concorrenti parlano a voce alta, gli altri
possono “rubare” la risposta e se una squadra fa chiasso durante la correzione
delle schede c’è una penalty di due punti in meno alla squadra. Ovviamente,
prima di cominciare tutti devono consegnare i cellulari alla cattedra.
La
squadra o le squadre con il punteggio migliore ricevono una X sul tabellone e,
alla fine del Campionato, chi avrà ottenuto più X sarà premiato.
Venerdì
abbiamo iniziato con la prima manche; francamente non credevo che i ragazzini
l’avrebbero presa molto sul serio e invece erano preparatissimi, hanno
consegnato i telefonini senza protestare, hanno gareggiato secondo le regole e
tutti i gruppi hanno raggiunto punteggi alti.
Sia in
prima che in seconda hanno vinto i Rossi e gli altri erano davvero dispiaciuti,
li ho rincuorati ricordando che il Campionato finisce a giugno e che tutti
possono ancora vincere, ho raccontato loro l’ultima mitica giornata di
Campionato di Calcio, quando la Roma vinse il suo scudetto scavalcando la
juventus e quasi tutti sono tornati a sorridere.