Se uno segue i telegiornali o legge i quotidiani si
spoetizza, è inevitabile! Le notizie, da qualunque parte si voglia analizzarle,
raccontano di una società malata dove, a livello mondiale, trionfano disvalori
come il razzismo più becero, la corruzione, il disprezzo dell’altro, la
violenza e via discorrendo.
Lo schifo è diffuso ovunque e trovo sempre più
difficile affrontare la realtà: i diritti in questo miserabile paese non
esistono, ci sono solo i privilegi di politicanti e mafiosi, nessuno escluso,
francamente non so neppure per chi votare, tanto è tutto letame.
Una valida alternativa alla realtà, per evitare
depressione ed idee suicide, è rifugiarsi nella fantasia, nei mille mondi
evocati dalle infinite storie, raccontate dai poeti, dai musicisti, dai
pittori; leggere, guardare film, riproduzioni di opere teatrali e sceneggiati,
quelli vecchi, in bianco e nero, realizzati da registi immensi e interpretati
da attori degni di cotanto nome, ascoltare opere liriche e musica classica mi
permettono di ritrovare i valori nei quali sono cresciuta e che fanno parte
della mia essenza di persona. Così riesco a sollevarmi dal pattume umano che
popola il presente e mi sento davvero più affratellata ai personaggi delle
storie che amo.
La gente si meraviglia quando dico che leggo tra
gli ottanta e i cento libri l’anno, sì, li ho contati, per me, ormai, è
questione di sopravvivenza, le storie sono il mio indispensabile ossigeno!
Però, ogni tanto, la realtà supera la fantasia e
offre, per così dire, immagini letterarie più della letteratura stessa, ad
esempio, la notizia che al miserabile trump, che aveva richiesto un quadro di
Van Gogh, i curatori del Museo Guggenheim il quadro lo hanno rifiutato ma in
alternativa hanno offerto all’ignobile individuo un water, opera di un artista,
d’oro, d’accordo ma pur sempre un water!
Decisamente più appropiato!