Il naso di Cyrano: Vita di scuola

domenica 21 gennaio 2018

Vita di scuola



Ho passato una settimana pesantuccia, causa consigli di classe ho dovuto trascorrere alcuni pomeriggi a scuola.

I consigli dovrebbero durare un’ora ciascuno ma alle colleghe piace sproloquiare, quindi io, che dovrei entrare alle 16,30 al terzo consiglio del giorno, devo aspettare fino alle 18 e anche oltre per iniziare e, di solito, finisco verso le 19,30.

Ormai lo so e mi organizzo: mi porto il tablet per fare gli esercizi di Lingue straniere o l’e-book per leggere durante l’attesa.

Quello che mi risulta incomprensibile è perché le mie colleghe perdono tanto tempo a chiacchierare degli alunni se poi, comunque, gli ordini di scuderia sono di promuovere tutti, anche gli analfabeti e i delinquenti.

Sarebbe meglio che usassero il tempo a cercare strategie alternative per far lavorare i ragazzini; io lo faccio, mi invento lavori di gruppo ai quali tutti partecipano volentieri, proietto video, racconto la Storia come se fosse (e in realtà lo è) un’appassionante avventura, cerco di descrivere i luoghi della Geografia come posti dove scoprire meraviglie.

Mi rendo conto che per fare un insegnamento di qualità è necessaria una ricca e profonda cultura, ben al di là del mero titolo di studio ma penso che, oltre che un immenso piacere, studiare ed approfondire sia dovere fondamentale di ogni insegnante degno di tal nome.

Le mie colleghe, quando cerco di dare qualche input per un insegnamento più coinvolgente mi guardano infastidite, anche quelle più giovani sembrano uscire direttamente dal Medioevo, loro sanno solo lamentarsi e parlare di votacci, note e punizioni.

Io, tranne lo scorso anno, quando ho dovuto lavorare con il letame, a scuola mi diverto e quasi tutti i miei allievi si divertono con me, le mie colleghe si annoiano, sono frustrate e scontente.

Le mie colleghe sono davvero stupide!

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