Ieri sera sono venuti i miei
amici per un’apericena. Ormai i coktails mi riescono proprio bene e sono
graditi. Per R. e S., invece, erano proprio una novità perché era da tanto
tempo che non riuscivamo a vederci e anche loro hanno trovato la faccenda
divertente e piacevole, io mi sono sbizzarrita sia con gli alcolici che con gli
analcolici, secondo i gusti di ognuno.
Ovviamente, avevo preparato anche mini tramezzini, pizzette e altre sfiziature che ben si accompagnano ai beveraggi e, questa volta, ho anche fatto una quiche Lorraine.
Ora, viste le mie scarse abilità di cuoca, ogni volta che cucino è una specie di scommessa o, se preferite, è come leggere un giallo scritto da un autore pazzo: non si sa mai come va a finire!
La quiche è una ricetta facilissima, io ho inserito una variante: invece della pancetta abbrustolita ho usato del prosciutto cotto al naturale e, naturellement, non ho usato la cipolla. Ho unito tutti gli ingredienti, dopo aver montato uova e panna, li ho versati nella base di pasta brisée e ho infornato. Il momento più delicato della preparazione è proprio la cottura, tutto deve diventare biondo ma non di più. Mentre facevo le pulizie di casa controllavo con ansia il forno. Quando la quiche ha assunto un aspetto simile a quelle meravigliose che mangio in Francia, ho estratto la teglia dal forno. Aspetto e profumo erano consolanti e mi sono un po’ tranquillizzata.
A cena abbiamo assaggiato il frutto del mio lavoro e…la quiche era così buona che, con mia grande soddisfazione abbiamo tutti fatto il bis!
Ovviamente, avevo preparato anche mini tramezzini, pizzette e altre sfiziature che ben si accompagnano ai beveraggi e, questa volta, ho anche fatto una quiche Lorraine.
Ora, viste le mie scarse abilità di cuoca, ogni volta che cucino è una specie di scommessa o, se preferite, è come leggere un giallo scritto da un autore pazzo: non si sa mai come va a finire!
La quiche è una ricetta facilissima, io ho inserito una variante: invece della pancetta abbrustolita ho usato del prosciutto cotto al naturale e, naturellement, non ho usato la cipolla. Ho unito tutti gli ingredienti, dopo aver montato uova e panna, li ho versati nella base di pasta brisée e ho infornato. Il momento più delicato della preparazione è proprio la cottura, tutto deve diventare biondo ma non di più. Mentre facevo le pulizie di casa controllavo con ansia il forno. Quando la quiche ha assunto un aspetto simile a quelle meravigliose che mangio in Francia, ho estratto la teglia dal forno. Aspetto e profumo erano consolanti e mi sono un po’ tranquillizzata.
A cena abbiamo assaggiato il frutto del mio lavoro e…la quiche era così buona che, con mia grande soddisfazione abbiamo tutti fatto il bis!