Il naso di Cyrano: A piccoli passi

domenica 3 novembre 2019

A piccoli passi


 Lunedì il posturologo mi ha dato i plantari e, dopo aver comprato scarpe e pantofole adatte, ho cominciato ad indossarli. Martedì camminavo come un pinguino ubriaco, la Fg, memore dei miei trascorsi parigini non ci ha fatto granché caso, in fin dei conti fu lei che mi soprannominò “Maman penguin” perché, a causa del freddo e degli strati di collant, pantaloni, maglioni e cappotti, mi muovevo davvero come un pinguino.
In questi pochi giorni che è stata a Roma mi ha raccontato tanti episodi divertenti e abbiamo riso davvero molto. Martedì sera lei, la Fi e i loro amati beni sono venuti da me a cena, abbiamo ordinato le pizze e siamo stati in buona compagnia. Adesso è ripartita e ci rivedremo per le vacanze di Natale.
Venerdì, visto che camminavo un po’ meglio e il piede, con il plantare, duole meno, ho osato un’uscita più lunga delle solite passeggiatine per andare a fare la fisioterapia che, peraltro, è del tutto inefficace, e, con la mia amica L., siamo andate a palazzo Bonaparte a vedere la mostra “Impressionisti segreti”.
E’ stato un vero tuffo nella bellezza: il palazzo, da poco restaurato ed aperto al pubblico è un bell’esempio di architettura sei-settecentesca, non grande ma molto armonioso, fu residenza di Madame Mère, Letizia Ramolino, la madre di Napoleone. Abbiamo visitato il primo piano e il famoso balconcino dal quale Madame osservava il passeggio su via del Corso.
La mostra è bellissima, sono esposte cinquanta opere, tutte da collezioni private, mai esposte prima al pubblico; sono presenti opere di Renoir, Seurat, Pisarro, Cesanne, Morissot, Caillebotte, tra gli altri e, soprattutto il mio amatissimo Monet con le sue atmosfere brumose, le sue acque liquide, i riflessi dell’aria e della luce, le vibrazioni di un’atmosfera magica e avvolgente. Ho passato un’ora di intensissima felicità, sentendomi perfettamente a mio agio nella casa di Madame Mère, tra la bellezza raccontata da artisti che comprendo assai bene.
Io e L. abbiamo completato la nostra splendida mattinata pranzando all’Edoardo II, il divertente ristorante di vicolo Margana che avevo scoperto questa estate, dove siamo state calorosamente accolte dal proprietario e dove ho mangiato del pesce spada arrosto e delle alici divine, completando il tutto con un babà al rhum decisamente sopraffino.
Sono tornata a casa immersa nella felicità, anche perché il piede, nonostante la passeggiata, era quasi sgonfio e faceva appena un po’ male, il che è decisamente un buon progresso.

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