Il naso di Cyrano: settembre 2020

domenica 27 settembre 2020

Ritorno in classe



Terminato il periodo di malattia (si fa per dire: causa umidità e piogge, sono tutta
un dolore e, in più, sto facendo analisi e visite mediche a ripetizione), sono tornata a scuola.
Nelle classi non c’è distanza di sicurezza tra i banchi (la ds ha mentito e non me ne meraviglio), l’igiene è inesistente, le mascherine ce le danno con il contagocce, i ragazzini tendono ad avvicinarsi tra loro e anche i colleghi fanno la stessa cosa, io, ormai, non esito a tirarmi indietro e, se si offendono, fatti loro. Due colleghi sono risultati positivi al Covid ma la scuola non è stata messa in quarantena. Insomma, viviamo tutti i giorni in una situazione di rischio altissima, io mi sento come un colonnello della prima guerra mondiale: in trincea, a rischiare la vita mia e quella dei miei alunni.
Ho chiesto ai ragazzini di tener su la mascherina anche quando sono seduti (non è obbligatorio), spiegando che io sono un soggetto ad alto rischio e devo dire che quasi tutti lo fanno.
Le due prime che ho incontrato non mi sembrano troppo male ma è presto per giudicare; la seconda B, unica classe che ho conservato dall’anno scorso, è formata da quasi tutti allievi seri e collaborativi.
Vado in classe completa di guanti di gomma che disinfetto continuamente, indosso la visiera e una delle mie innumerevoli mascherine glamour. Ne ho di tutti i tipi, tinta unita, colorate, a disegni, con le pieghe, sagomate…Le più graziose le ho comprate in Francia; dopo averle disinfettate, ci metto due gocce di profumo così, almeno, sento un buon odore e mi consolo un po’. Al mio ritorno a casa, procedo alla disinfezione di tutto ciò che ho usato o semplicemente toccato a scuola nella speranza di riuscire a difendermi dal dannato virus.
Il clima è pesantissimo, i ragazzini sono comunque frastornati e tristi, rassegnati ad una scuola che non offre la possibilità di socializzare e di divertirsi tra coetanei. Speriamo che questo anno scolastico passi velocemente per me e per loro.

domenica 20 settembre 2020

L’Hammam


La terza bellissima scoperta che ho fatto in Francia è l’Hammam.
L’Hammam è una specie di sauna però con i profumi; in una stanza viene immesso del vapore caldo insieme con degli olii profumanti e uno se ne sta una mezzoretta a sudare senza pensare a nulla, respirando i vapori profumati e, ogni tanto, si spruzza dell’acqua sul corpo.
Io sono andata in un centro benessere a Juan insieme con la Fg, all’inizio mi è un po’ mancato il fiato perché i vapori sono davvero caldi ma, dopo un po’, mi sono abituata e ho scoperto che è una faccenda davvero piacevole, sono riuscita a rilassarmi, cosa che per me non è molto facile, anche perché l’aria era profumata di menta ed eucaliptus. Quando ci hanno fatto uscire mi è anche dispiaciuto, ci sarei restata ancora un po’. Dopo l’Hammam, le signore del centro benessere ci hanno fatto un massaggio rilassante con olio di Hylang-hylang e anche questa esperienza mi è piaciuta molto, di solito io non amo i massaggi, odio sentirmi nelle mani di un’altra persona ma, questa volta, mi sono rilassata e mi sono abbandonata al piacere di sentire che i miei muscoli si allentavano e distendevano.
Quando siamo uscite dal centro benessere, mi sentivo riposata e carica di energia al tempo stesso, stavo proprio bene, una sensazione che mi risulta sempre più difficile da trovare ma forse era perché stavo in vacanza e in compagnia della Fg, non so se, ripetendo l’esperienza qui a Roma, riuscirei a provare lo stesso benessere.

domenica 13 settembre 2020

Alla scoperta…del Kyr

La seconda scoperta che ho fatto in Costa Azzurra è il Kyr.
Il kyr è un cocktail di tipo aperitivo, a base di vino bianco. Questo cocktail ha origini francesi e la leggenda narra che fu l'abate Kyr di Digione a proporre questo cocktail agli ospiti, naturalmente usando del vino francese, un Aligotè di Borgogna. L'altro ingrediente è la Crème de cassis (chiamata anche Crema di cassis o Cassis de Dijon o Crème de cassis de Dijon), un liquore francese ottenuto dalla macerazione del ribes nero in alcol con l'aggiunta di sciroppo di zucchero.
C’è anche la variante Royal che, al posto del vino, usa lo Champagne, sempre in rapporto di 9/10 a 1/10 di sciroppo.
Entrambe le versioni sono deliziose e anche le varianti con sciroppo di more, lamponi, pesca sono piacevolissime. E’ un aperitivo leggero, la gradazione è bassa, aromatico, profumato, che si serve nel bicchiere a flûte piccolo e che mi è piaciuto subito, al primo assaggio, un amore a prima vista.
In particolare, il mio preferito è il Kyr royal cassis ma ho intenzione di sperimentare anche altri mix, usando lo Spumante al posto dello Champagne e gli innumerevoli sciroppi che fanno parte della mia dotazione; secondo me, al posto del Cassis, non sfigurerebbero lo sciroppo di violetta, quello di Amarena, forse anche quello di fragola e quello di mandarino.
Appena avrò un po’ di tempo, sperimenterò le mie idee e, se il risultato sarà positivo, inserirò le varianti e gli originali nel mio menu Coktails.
Intanto, il ricordo dei Kyr bevuti ad Antibes mi fa tornare l’acquolina in bocca!

domenica 6 settembre 2020

Giro turistico con guida



Sono tornata, purtroppo Sono tornata a Roma e anche a scuola, purtroppo. In una scuola lercia, senza alcuna garanzia di sicurezza, senza distanziamento, non parliamo di sanificazione, le mascherine ce le dobbiamo procurare noi e via di questo passo. Per di più ho fatto il test e risulto negativa, quindi posso ammalarmi in ogni momento.
Ad Antibes era tutto diverso e mi sono divertita tantissimo: ho visto posti belli, ho mangiato e bevuto cose buonissime, ho nuotato e giocato a petanque, sono stata in buona compagnia e ho fatto alcune belle scoperte.
E’ proprio di una di queste scoperte che voglio scrivere oggi: ho scoperto Picard, che non è il mitico e pelato Capitano dell’Enterprise ma una catena di surgelati, molto diffusa in Francia.
La Fg, sempre molto disponibile, mi ha fatto fare un vero e proprio tour turistico, guidandomi tra i banchi frigo del meganegozio.
Un tour che potremmo intitolare: Dalla terra al Freezer oppure Ventimila gradi sottozero o Il giro dei surgelati in otto minuti, parafrasando il buon Jules Verne.
Sta di fatto che Picard è un posto fantastico, dove si trova Tutto. Vuoi gli spinaci? Ce ne sono almeno una ventina di confezioni diverse: al burro, con il formaggio, a foglia larga media, stretta.
Vuoi del salmone? Lo trovi norvegese, svedese, esquimese e via dicendo.
La Fg mi ha illustrato le infinite possibilità alimentari, si può fare un pasto completo comperando la roba da Picard, dagli antipasti al dolce, hanno pure il pane, di diversi tipi.
In questo viaggio alla scoperta del surgelato, un reparto speciale ha catturato il mio interesse, rendendomi certa che il paradiso esiste e si chiama: Reparto Piatti Pronti.
Il Reparto Piatti Pronti, non ha solo le quattro cosette che si trovano nei reparti surgelati dei supermercati italiani, il Reparto Piatti Pronti offre una scelta meravigliosa di Entreé e Plats di ogni genere: si va dalle Quiches alle Crépes, dalle Parmentier, che sono dei divini suflé a base patate, di pollo, maiale, boeuf e canard alla Bouillabaisse, ci sono pesci e molluschi, insalate di riso, tagines, piatti vietnamiti, cambogiani, cinesi, sushi, pizze napoletane, tortellini e tutto quello che uno può desiderare. Cinque minuti nel microonde e tutto è pronto per essere gustato. Un sogno per chi, come me, non sa cucinare ma scongela da dio.
C’è un solo, non piccolo, problema: è necessario leggere con accuratezza gli ingredienti se, come me, non si amano aglio e cipolla, perché i francesi hanno questa orrenda abitudine: l’aglio e la cipolla la ficcano dappertutto o quasi. Quindi, occorre fare attenzione, cercando bene, si trovano anche piatti dove i due infernali ingredienti non ci sono e, allora, uno può farsi un delizioso pasto, in pochi minuti e godersi un momento di puro piacere.