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Venerdì ho fatto la seconda dose di Pfizer, senza subire disturbi, a parte un po’ di
fastidio al braccio che è sparito quando, ieri, ho fatto la mia mezz’oretta di Pilates.
Tra qualche settimana, farò il test sierologico, per vedere se il vaccino ha attecchito ma continuerò ad usare le mascherine, anche all’aperto, perché non si sa mai.
Tra qualche giorno dovrebbero essere disponibili, sui siti dedicati, il certificato vaccinale e il greenpass che mi permetteranno di partire per la Costa Azzurra, senza problemi.
Manca ancora più di un mese ma non vedo l’ora di andarmene in vacanza, di poter nuotare in piscina, di prendere il sole in riva al mare, di fare passeggiate e di stare con la Fg, anzi con tutte e due le figlie, poiché la Fi partirà con me e si tratterrà una settimana.
Intanto sto cercando di rilassarmi, di buttare via tutto il tossico che ho dovuto ingoiare in quest’ultimo schifosissimo anno scolastico e di abituarmi alla vita da pensionata, che mi piace davvero parecchio: non ho orari, posso alzarmi quando voglio, posso fare le cose con calma e senza ansia, non devo frequentare brutta gente…insomma una goduria alla quale, credo, mi abituerò davvero in fretta!
E’ la domanda che mi sto facendo da quindici giorni. In questo Campionato europeo di calcio se ne vede ben poco. I giocatori non corrono, procedono a passi di danza, danno il tempo agli avversari di coprire la porta e di goal se ne vedono pochi e pure brutti. Giocano tutti allo stesso modo: tatticismo esasperato e nient’altro.
Quanto alla nazionale italiana, non fa eccezione: i due tanto decantati campioni stazionano tra centro campo e porta avversaria, fermi, in attesa che qualche compagno gli metta la palla sul piede che manco Gigi Riva ai tempi suoi e ho detto tutto.
Ci sono però alcune eccezioni, gente che fa vedere bel gioco, che corre, suda e segna, persino.
Gente come Spinazzola e Berardi non si è certo risparmiata, Barella corre come un dannato, sta dappertutto, scatena energia per novanta e più minuti, un grande. E poi c’è Locatelli che, dopo aver visto nella prima partita e nei primi 20 minuti della seconda quanto inutili siano il laziale e il napoletano sovrapagati, deve aver capito che, invece di portar loro palla, faceva meglio a portarsela da solo nella porta avversaria e l’ha capito così bene che di goal ne ha segnati ben 2 alla Svizzera.
Stasera si gioca Italia-Galles, con gli azzurri già qualificati agli ottavi, speriamo di vedere una partita piacevole dove i giocatori, invece di cincischiare, facciano qualcosa per meritarsi lo stipendio!
Venerdì sera ho visto in TV la partita inaugurale dei Campionati europei, giocavano Italia e Turchia. Sembrava di vedere l’Estrella polar di Osvaldo Soriano contro il Deportivo Belgrano: i turchi hanno fatto catenaccio, come loro solito, dall’inizio alla fine, perfino quando perdevano con tre goal di scarto, sono talmente abituati a stare tutti davanti alla porta loro che sono riusciti pure a farsi un autogoal!
Gli italioti hanno giocato un calcio stucchevole, fatto di passaggi corti, sempre uguali, noiosissimi. Novanta minuti di gioco senza idee, senza altre strategie che passetti corti, per mettere la palla sui piedi di un laziale o di un napoletano che sono deputati a tirare in porta. L’unico che ha giocato davvero è stato Barella, un ragazzo dell’Inter che ha corso come un dannato per tutti i novanta minuti.
Spero che le altre squadre giochino un calcio più dinamico ed interessante altrimenti smetto di seguire questo torneo che, da sempre, è quello che più mi attrae perché le squadre che sanno giocare un bel calcio sono in genere quelle europee e soltanto loro.
Lo scorso fine settimana, ho trascorso alcune piacevoli giornate con la mia amica L: a Tagliacozzo, storica cittadina alle pendici dell’Appennino abruzzese.
Non conoscevo i luoghi e la mia amica mi ha fatto un po’ da cicerone. Abbiamo visitato Alba fucens, un sito molto interessante di resti di un’antichissima città forse di origine romana, forse addirittura precedente. Ci sono resti ben conservati di abitazioni, di terme e anche di un anfiteatro. C’era anche un tempio dedicato ad Apollo su un’altura vicina ma, come spesso accadeva, è stato trasformato in chiesa cristiana.
Ho anche esplorato Tagliacozzo e dintorni, mi sono piaciuti quei luoghi, immersi nella natura, dove l’aria profuma di foglie, legni e resine, dove le opere dell’uomo riportano ad epoche antiche, al Medioevo barbarico e non sembra irreale la possibilità di imbattersi in qualche guerriero in armatura.
Ho camminato tanto per la cittadina che è tutta in salita, percorrere le stradine della città vecchia è stata un’impresa per le mie gambe, che ogni giorno diventano più deboli, perché le salite sono tante e molto erte, così erte che anche le discese sono faticosissime, bisogna forzare i muscoli per non rotolare a valle e, quando si arriva, fa male tutto.
Il dolore alle gambe non è ancora passato dopo una settimana, sta diminuendo, grazie all’antinfiammatorio che il medico mi ha prescritto e spero che passi a breve perché io non so stare ferma e non vedo l’ora di potermi di nuovo muovere e di scoprire un altro po’ di mondo.