Lo scorso fine settimana, ho trascorso alcune piacevoli giornate con la mia amica L: a Tagliacozzo, storica cittadina alle pendici dell’Appennino abruzzese.
Non conoscevo i luoghi e la mia amica mi ha fatto un po’ da cicerone. Abbiamo visitato Alba fucens, un sito molto interessante di resti di un’antichissima città forse di origine romana, forse addirittura precedente. Ci sono resti ben conservati di abitazioni, di terme e anche di un anfiteatro. C’era anche un tempio dedicato ad Apollo su un’altura vicina ma, come spesso accadeva, è stato trasformato in chiesa cristiana.
Ho anche esplorato Tagliacozzo e dintorni, mi sono piaciuti quei luoghi, immersi nella natura, dove l’aria profuma di foglie, legni e resine, dove le opere dell’uomo riportano ad epoche antiche, al Medioevo barbarico e non sembra irreale la possibilità di imbattersi in qualche guerriero in armatura.
Ho camminato tanto per la cittadina che è tutta in salita, percorrere le stradine della città vecchia è stata un’impresa per le mie gambe, che ogni giorno diventano più deboli, perché le salite sono tante e molto erte, così erte che anche le discese sono faticosissime, bisogna forzare i muscoli per non rotolare a valle e, quando si arriva, fa male tutto.
Il dolore alle gambe non è ancora passato dopo una settimana, sta diminuendo, grazie all’antinfiammatorio che il medico mi ha prescritto e spero che passi a breve perché io non so stare ferma e non vedo l’ora di potermi di nuovo muovere e di scoprire un altro po’ di mondo.
Non conoscevo i luoghi e la mia amica mi ha fatto un po’ da cicerone. Abbiamo visitato Alba fucens, un sito molto interessante di resti di un’antichissima città forse di origine romana, forse addirittura precedente. Ci sono resti ben conservati di abitazioni, di terme e anche di un anfiteatro. C’era anche un tempio dedicato ad Apollo su un’altura vicina ma, come spesso accadeva, è stato trasformato in chiesa cristiana.
Ho anche esplorato Tagliacozzo e dintorni, mi sono piaciuti quei luoghi, immersi nella natura, dove l’aria profuma di foglie, legni e resine, dove le opere dell’uomo riportano ad epoche antiche, al Medioevo barbarico e non sembra irreale la possibilità di imbattersi in qualche guerriero in armatura.
Ho camminato tanto per la cittadina che è tutta in salita, percorrere le stradine della città vecchia è stata un’impresa per le mie gambe, che ogni giorno diventano più deboli, perché le salite sono tante e molto erte, così erte che anche le discese sono faticosissime, bisogna forzare i muscoli per non rotolare a valle e, quando si arriva, fa male tutto.
Il dolore alle gambe non è ancora passato dopo una settimana, sta diminuendo, grazie all’antinfiammatorio che il medico mi ha prescritto e spero che passi a breve perché io non so stare ferma e non vedo l’ora di potermi di nuovo muovere e di scoprire un altro po’ di mondo.
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