Il Brasile non è certo più quello siderale del ’70 a Mexico e neppure quello stratosferico dell’ ’82 in Spagna ma è pur sempre una bella squadra. Quando poi gioca contro l’Italia-Estrella polar non può che vincere 3 a 0. Infatti è così che ha vinto.
Insomma a Roma piove a dirotto e a Pretoria diluviano gol verdeoro.
La superiorità dei Carioca stasera era così evidente che persino i due parolai che facevano la telecronaca hanno dovuto riconoscerlo.
Il fatto è che i brasiliani corrono, non tantissimo ma sempre più degli azzurri, inoltre sono sempre al posto giusto nel momento giusto, fraseggiano col pallone, dialogano palla al piede e ubriacano gli avversari che se li ritrovano sempre sulla traiettoria di tiro. Questo è il Brasile e stasera io ho tifato per loro, perché mi hanno divertito, perché è questo il gioco che mi piace, non l’arrancare da vecchio tram degli azzurri, anche di quelli meno vecchi, mi piace vedere una squadra, che vince e con largo margine, continuare a giocare in attacco e in contropiede fino al novantatreesimo minuto, senza fare calcoli.
Se ci pensate bene, a loro conveniva farci segnare un gol, ci saremmo qualificati noi e non gli odiosissimi USA che nella semifinale contro la Spagna non faranno gran danno.
In una prevedibile finale Brasile –Spagna sarebbe convenuto al Brasile giocare contro gli Iberici reduci da una semifinale contro l’Italia: sarebbero stati più stanchi.
Ma i Carioca sono così: loro giocano e basta. E vincono. Tanto, tantissimo, come la Spagna del resto.
Gli azzurri se ne tornano a casa e io spero di vedere la finale tra Spagnoli e Carioca!
Insomma a Roma piove a dirotto e a Pretoria diluviano gol verdeoro.
La superiorità dei Carioca stasera era così evidente che persino i due parolai che facevano la telecronaca hanno dovuto riconoscerlo.
Il fatto è che i brasiliani corrono, non tantissimo ma sempre più degli azzurri, inoltre sono sempre al posto giusto nel momento giusto, fraseggiano col pallone, dialogano palla al piede e ubriacano gli avversari che se li ritrovano sempre sulla traiettoria di tiro. Questo è il Brasile e stasera io ho tifato per loro, perché mi hanno divertito, perché è questo il gioco che mi piace, non l’arrancare da vecchio tram degli azzurri, anche di quelli meno vecchi, mi piace vedere una squadra, che vince e con largo margine, continuare a giocare in attacco e in contropiede fino al novantatreesimo minuto, senza fare calcoli.
Se ci pensate bene, a loro conveniva farci segnare un gol, ci saremmo qualificati noi e non gli odiosissimi USA che nella semifinale contro la Spagna non faranno gran danno.
In una prevedibile finale Brasile –Spagna sarebbe convenuto al Brasile giocare contro gli Iberici reduci da una semifinale contro l’Italia: sarebbero stati più stanchi.
Ma i Carioca sono così: loro giocano e basta. E vincono. Tanto, tantissimo, come la Spagna del resto.
Gli azzurri se ne tornano a casa e io spero di vedere la finale tra Spagnoli e Carioca!
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