Purtroppo le vacanze finiscono. E non venite a dirmi che il bello è proprio che non durano in eterno, che se ci abituassimo non ci sembrerebbero così belle, che anche lavorare ha i suoi lati positivi…perché tutte queste bugie me le sono già dette mille volte da sola ma non valgono un accidente. Le vacanze sono piacevoli e lavorare stanca, logora, distrugge, questa è la dannata, diabolica verità.
Comunque, ho passato due piacevolissimi mesi, pieni di nuoto, letture, teatro, passeggiate, relax.
La settimana più divertente ma anche la più faticosa è stata l’ultima: è arrivata Cat e anche un nipote dalla Sicilia con la sua prossima sposa, una giovane milanese che però tifa per la Juve (sigh!) quindi ho dovuto organizzarmi per riuscire a fare tutto: cucina (veloce: pomodori con riso, caprese, insalatone, pizza), piscina, teatro (Otello al Globe, niente male, Iago soprattutto, sufficientemente diabolico), musei (con Cat siamo andate a rivederci la Cappella Sistina, sempre strepitosa e la Galleria Borghese con gli incredibili gruppi marmorei di quel genio fatato del Bernini), passeggiate romane sotto il sole e la luna per il nipote e la sua futura moglie che è un architetto amante dell’ arte.
Ormai sono un mostro organizzativo, tutto è filato alla perfezione con piacere degli ospiti e soddisfazione mia.
Naturalmente ho illustrato le bellezze romane agli ospiti e ho raccontato loro le tante leggende e storie sui monumenti e sugli artisti, ho raccontato Roma, quella del passato, grande e bello, felice di vedere negli occhi dei nipoti l’ammirazione affascinata per una città che amo e che cattura l’interesse di chi sa guardare.
Abbiamo anche scattato tante fotografie. O meglio: Cat e i nipoti hanno scattato le foto e io mi sono fatta dare i files, a me piace conservare e rivedere le foto ma mi annoia farle, così approfitto degli scatti altrui, cosa che con le fotocamere digitali è semplice, pratica ed assolutamente economica.
Comunque, ho passato due piacevolissimi mesi, pieni di nuoto, letture, teatro, passeggiate, relax.
La settimana più divertente ma anche la più faticosa è stata l’ultima: è arrivata Cat e anche un nipote dalla Sicilia con la sua prossima sposa, una giovane milanese che però tifa per la Juve (sigh!) quindi ho dovuto organizzarmi per riuscire a fare tutto: cucina (veloce: pomodori con riso, caprese, insalatone, pizza), piscina, teatro (Otello al Globe, niente male, Iago soprattutto, sufficientemente diabolico), musei (con Cat siamo andate a rivederci la Cappella Sistina, sempre strepitosa e la Galleria Borghese con gli incredibili gruppi marmorei di quel genio fatato del Bernini), passeggiate romane sotto il sole e la luna per il nipote e la sua futura moglie che è un architetto amante dell’ arte.
Ormai sono un mostro organizzativo, tutto è filato alla perfezione con piacere degli ospiti e soddisfazione mia.
Naturalmente ho illustrato le bellezze romane agli ospiti e ho raccontato loro le tante leggende e storie sui monumenti e sugli artisti, ho raccontato Roma, quella del passato, grande e bello, felice di vedere negli occhi dei nipoti l’ammirazione affascinata per una città che amo e che cattura l’interesse di chi sa guardare.
Abbiamo anche scattato tante fotografie. O meglio: Cat e i nipoti hanno scattato le foto e io mi sono fatta dare i files, a me piace conservare e rivedere le foto ma mi annoia farle, così approfitto degli scatti altrui, cosa che con le fotocamere digitali è semplice, pratica ed assolutamente economica.