Tornavo dalla spesa, accaldata e con due buste piuttosto pesanti quando mi sono accorta che un capannello di persone stazionava, con aria piuttosto preoccupata, presso l’ automobile della FG.
La FG possiede una vetturetta che non usa praticamente mai poiché vive praticamente sempre all’Università e, quando deve spostarsi, lo fa con i mezzi pubblici.
Ho pensato che qualche mariuolo gliel’avesse aperta per rubare e mi sono avvicinata. Ho chiesto che cosa fosse successo e uno dei presenti mi ha spiegato che dentro la macchina c’era…un gatto! Io il gatto non lo vedevo nell’abitacolo, che era chiuso a chiave, però, in effetti, lo sentivo miagolare, ho chiesto dove fosse e gli altri, preoccupatissimi, mi hanno risposto che la bestiola si era infilata nel vano motore. Li ho guardati perplessa, hanno capito che stavo chiedendomi come diavolo avesse fatto lo sconsiderato animale a cacciarsi là dentro e mi hanno chiarito che l’avventuroso felino era passato nello spazio tra gli pneumatici e la carrozzeria.
A questo punto ho smesso di farmi domande e sono andata a casa a prendere le chiavi della macchina.
Certo che i gatti sono proprio strani! Posso capire che d’inverno, quando fa freddo, cerchino un po’ di calore presso un motore appena spento ma d’estate e in una vettura che non cammina da mesi!
Sono tornata in strada e ho consegnato le chiavi ad una signorina pregandola di aprire lei il cofano, io non ho idea di come si faccia. La signorina ha proceduto all’operazione e dal vano motore è partito a razzo un micetto dal pelo tigrato bianco e rossiccio che viaggiava più o meno alla velocità della luce.
Il gattino ha sorpreso tutti gli astanti, che infatti non sono riusciti ad acchiapparlo, è schizzato via andando ad infilarsi…nel vano motore di un’altra vettura parcheggiata poco distante da quella della FG!
Di chi fosse l’automobile nessuno lo sapeva, la gente ha provato a stanare il diabolico felino piazzando nelle vicinanze un vasetto di cibo per gatti, lui ha sentito il profumo e si è messo a miagolare come un forsennato ma non è uscito fuori.
Non so come sia finita, dovevo preparare il pranzo e me ne sono tornata a casa. Ma perché le madri gatte non controllano quello che combinano i figli?
La FG possiede una vetturetta che non usa praticamente mai poiché vive praticamente sempre all’Università e, quando deve spostarsi, lo fa con i mezzi pubblici.
Ho pensato che qualche mariuolo gliel’avesse aperta per rubare e mi sono avvicinata. Ho chiesto che cosa fosse successo e uno dei presenti mi ha spiegato che dentro la macchina c’era…un gatto! Io il gatto non lo vedevo nell’abitacolo, che era chiuso a chiave, però, in effetti, lo sentivo miagolare, ho chiesto dove fosse e gli altri, preoccupatissimi, mi hanno risposto che la bestiola si era infilata nel vano motore. Li ho guardati perplessa, hanno capito che stavo chiedendomi come diavolo avesse fatto lo sconsiderato animale a cacciarsi là dentro e mi hanno chiarito che l’avventuroso felino era passato nello spazio tra gli pneumatici e la carrozzeria.
A questo punto ho smesso di farmi domande e sono andata a casa a prendere le chiavi della macchina.
Certo che i gatti sono proprio strani! Posso capire che d’inverno, quando fa freddo, cerchino un po’ di calore presso un motore appena spento ma d’estate e in una vettura che non cammina da mesi!
Sono tornata in strada e ho consegnato le chiavi ad una signorina pregandola di aprire lei il cofano, io non ho idea di come si faccia. La signorina ha proceduto all’operazione e dal vano motore è partito a razzo un micetto dal pelo tigrato bianco e rossiccio che viaggiava più o meno alla velocità della luce.
Il gattino ha sorpreso tutti gli astanti, che infatti non sono riusciti ad acchiapparlo, è schizzato via andando ad infilarsi…nel vano motore di un’altra vettura parcheggiata poco distante da quella della FG!
Di chi fosse l’automobile nessuno lo sapeva, la gente ha provato a stanare il diabolico felino piazzando nelle vicinanze un vasetto di cibo per gatti, lui ha sentito il profumo e si è messo a miagolare come un forsennato ma non è uscito fuori.
Non so come sia finita, dovevo preparare il pranzo e me ne sono tornata a casa. Ma perché le madri gatte non controllano quello che combinano i figli?
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