Ieri è arrivata Cat. Con quasi un’ora di ritardo sul previsto. Alla Stazione Termini c’era il delirio, tutti i treni in arrivo erano in ritardo, ci vantiamo tanto di avere i treni ad alta velocità, il biglietto dei quali costa un bel po’ di soldi ma viaggiamo male e a rilento. Così va l’ Italia, il resto del mondo non so.
Comunque, io non mi sono annoiata mentre l’aspettavo, ero passata prima in libreria e avevo una busta piena di libri, ne ho preso uno e mi sono messa a leggere.
Cat mi ha regalato una confezione di ovetti di cioccolato torinesi, i miei preferiti. Mamma invece mi ha donato un ovone di Pasqua. Casa mia sembra un negozio di pasticceria, le uova di cioccolato, gli ovetti, le pecorelle di zucchero e i coniglietti di Pasqua e le colombe li avevo comperati anche io, così ne ho tantissimi.
Nel pomeriggio è arrivato il ragazzo della FG con altri dolcetti, in particolare mi ha portato una Pastiera napoletana, fatta dalla sua mamma.
Ora, che io sono golosa lo sapete tutti, che io nutra varie, smodate ed insane passioni vi è noto, quello che non sapete è che, tra queste passioni criminali, una delle più forti e irrefrenabili è quella per la Pastiera napoletana. Così non ho potuto resistere e ieri sera ne ho mangiato una fetta.
A me piacciono tanti tipi di torte ma la Pastiera non è una torta: la Pastiera, quando è fatta bene, è poesia pura.
E la Pastiera di A., la mamma del ragazzo della FG, è fatta a regola d’arte! Un’opera perfetta, una sinfonia di sapori, un concerto di aromi, l’equilibrio tra gusto e consistenza raggiunge la perfezione.
Grazie, A, grazie per avermi inviato questo meraviglioso dolce che renderà ancor più felici questi miei, purtroppo pochi, giorni di vacanza.
Comunque, io non mi sono annoiata mentre l’aspettavo, ero passata prima in libreria e avevo una busta piena di libri, ne ho preso uno e mi sono messa a leggere.
Cat mi ha regalato una confezione di ovetti di cioccolato torinesi, i miei preferiti. Mamma invece mi ha donato un ovone di Pasqua. Casa mia sembra un negozio di pasticceria, le uova di cioccolato, gli ovetti, le pecorelle di zucchero e i coniglietti di Pasqua e le colombe li avevo comperati anche io, così ne ho tantissimi.
Nel pomeriggio è arrivato il ragazzo della FG con altri dolcetti, in particolare mi ha portato una Pastiera napoletana, fatta dalla sua mamma.
Ora, che io sono golosa lo sapete tutti, che io nutra varie, smodate ed insane passioni vi è noto, quello che non sapete è che, tra queste passioni criminali, una delle più forti e irrefrenabili è quella per la Pastiera napoletana. Così non ho potuto resistere e ieri sera ne ho mangiato una fetta.
A me piacciono tanti tipi di torte ma la Pastiera non è una torta: la Pastiera, quando è fatta bene, è poesia pura.
E la Pastiera di A., la mamma del ragazzo della FG, è fatta a regola d’arte! Un’opera perfetta, una sinfonia di sapori, un concerto di aromi, l’equilibrio tra gusto e consistenza raggiunge la perfezione.
Grazie, A, grazie per avermi inviato questo meraviglioso dolce che renderà ancor più felici questi miei, purtroppo pochi, giorni di vacanza.
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