Mercoledì, invece, il cielo era azzurro, di quell’azzurro Della Robbia che mi piace tanto. Ed è piaciuto tanto anche a Cat, di passaggio a Roma, diretta verso l’amena località di vacanza dove attualmente si trova nostra madre. Cat resterà con lei e torneranno insieme a Roma.
Mercoledì sera siamo andate a farci una passeggiata in centro, abbiamo cenato e poi ci siamo godute i fori romani in notturna.
C’era poca gente in giro: i romani sono in vacanza, forse, oppure non sono usciti, i dannati turisti , evidentemente, hanno scelto altre mete, con nostro giubilo. Sì, lo so che il turismo è una risorsa importante per il magro bilancio italiano ma a me stanno proprio antipatiche le carovane di ignoranti che guardano le vetrine ed ignorano Bernini & Co.
Insomma Roma ce la siamo proprio goduta bene, bellissima nonostante la sporcizia delle strade, peggiore del solito, nonostante l’incuria nella quale sono abbandonati beni artistici inestimabili, il fatto è che Roma sopravvive a tutto, ci sono passati barbari, lanzichenecchi, papi e cardinali, i piemontesi e Roma è ancora qui, bellissima ed eterna; il fiume scorre pigro e sembra deridere gli umani; le ville, i palazzi, persino i ruderi della civiltà latina resistono alla barbarie degli invasori moderni con atteggiamento gattesco: come i numerosi gatti romani, forse i veri padroni della città, sembrano dire:”Voi passate, noi restiamo”.
Ed io e Cat questa città continuiamo ad amarla sempre di più e ce la siamo goduta come non mai sotto il suo cielo azzurro.
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