Sta razziando i testi per gli esami della prossima sessione (Lei non smette mai di studiare) e, dovendo sostenere l’esame di Letteratura italiana, prima di passare in libreria per gli acquisti, ha fatto una ricognizione nella mia biblioteca, sicura di trovare i testi necessari. In effetti ha trovato alcune cose, ad esempio il libretto dei “Lombardi alla prima crociata”, l’opera verdiana che deve analizzare. Mentre effettuava la sua ricerca, però, ha innalzato un crudo grido di dolore: arrivata al settore delle opere manzoniane ha ululato: “Mamma, tu non hai il Conte di Carmagnola”.
Io stavo dall’altra parte della casa, indaffarata come sempre, sul momento non ho neppure capito di che stesse parlando, poi ho realizzato e ho negato recisamente, io il Conte di Carmagnola l’ho letto, di più: l’ho studiato, tanti anni fa, ne sono sicura, me lo ricordo bene. Sicura che la FG non avesse guardata bene ho lasciato le mie occupazioni e l’ho raggiunta, mi guardava con evidente riprovazione, figurarsi una che Manzoni lo idolatra come me e poi non ha una delle sue opere più famose!
Io, a mia volta, le ho scoccato un’occhiata che diceva:”Non troveresti i tuoi piedi, se li cercassi!” In effetti, la FG non è poi così brava a trovare quello che cerca però questa volta, purtroppo, aveva ragione lei: in biblioteca la tragedia manzoniana non c’era; c’erano i Promessi sposi, In più edizioni, l’Adelchi, saggi e biografie su Manzoni ma il Carmagnola non c’era e, poiché sono sicura di non averlo prestato, evidentemente non c’è mai stato. E allora mi sono vergognata e anche parecchio però non mi sono limitata alla vergogna, sono uscita e ho comprato due copie del Carmagnola, sì, avete letto bene: due copie, una per me ed una per l’esame della FG che, quando studia, sottolinea e scrive note a margine. Adesso ognuna ha la sua copia e la FG ha cominciato a leggerla; dopo poche pagine mi ha guardato sconsolata e ha esclamato:” E’ noiosissima!”
Ed io non ho potuto che darle ragione, sì il Carmagnola è veramente una tragedia noiosa, anche se l’ha scritta Manzoni.