Venerdì mattina, anche se ancora non nevicava, abbiamo avuto, per gentile concessione del Campidoglio, un’altra giornata di vacanza.
Nel pomeriggio la neve è arrivata, poca e mista ad acqua, la FG era delusa, per qualche oscura ragione a lei la neve piace.
La neve vera è arrivata verso le sette di sera, insieme alla FI che tornava dal lavoro alquanto imbiancata.
Comunque le metro funzionavano e quindi noi non abbiamo avuto problemi: le imbacuccatissime FI ed FG e io in rigorosa tenuta da maman pengouin siamo uscite.
La FG è riuscita a rompere il suo ombrello ma anche questo non è stato un problema perché, se quando nevica nei boschi spuntano i funghi, a Roma quando nevica spuntano i venditori ambulanti di ombrelli, così abbiamo potuto ricomprarne uno.
Siamo arrivate al teatro Vittoria e abbiamo assistito ad un bellissimo monologo di Lella Costa, assolutamente da vedere. In teatro c’era poca gente, ovviamente, siamo state benissimo.
Al termine dello spettacolo ci siamo avviate verso la metro.
La neve aveva attecchito e, camminandoci sopra, mi sono accorta che faceva “Kronk Kronk”. La cosa mi ha divertito e ho fatto inquietare la FI che mi esortava a camminare dove lo strato era più basso, non le ho dato retta perché il rumore la neve lo faceva solo sullo strato spesso.
Le figlie avevano paura che cadessi ma io andavo piano e mi sono divertita un mondo.
Anche nel nostro quartiere la neve era altina, nulla a paragone con la Siberia ma abbastanza da invadere le strade.
Ad un certo punto mi sono accorta che la FI, che è una tipa diabolica, ne stava raccogliendo un po’ per tirarla addosso alla FG, del tutto ignara dell’attacco. Non ho saputo resistere: ho raccolto anch’io la neve e l’ho tirata alla FI, dando l’avvio ad un’epica battaglia alla quale si è unita la FG. Era quasi mezzanotte ma i lampioni funzionavano, la visibilità era buona e i colpi sono andati a segno.
Siamo tornate a casa con i cappotti fradici ma ridendo follemente.
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