L’intervista al ciclope Polifemo è di una ragazza,
G.S., anche lei usa il dialetto romano.
Intervista a Polifemo
I: Buonasera, abbiamo qui con noi Polifemo.
P: Buonasera regà, come butta?
I: Butta bene. Ho saputo che vuole rispondere ad un
po’ di domande, cominciamo con la prima: Mi hanno detto che lei da piccolo
voleva fare il cuoco, com’è che aveva scelto questo mestiere?
P: E’ una storia un po’ lunga e per lei difficile da
capire visto che è così magro
I: Noi siamo qui per ascoltarla
P: Se o’ dice lei. Volevo fa er cuoco perché così
quanno cucinavo me potevo magnà quello che volevo. A dirla tutta, me sta a venì
n’a certa fame
I: Qual è il suo cibo preferito?
P: Certamente Ulisse alla brace
I: Nella sua vita qual è stato il suo momento più
divertente?
P: Bhè quanno ho magnato i compagni di Ulisse
I: Il momento più triste?
P: Quanno mi si è bruciato l’agnello con le patate
I: Dalle sue risposte possiamo capire che lei è un
buongustaio
P: Pure adesso c’ho na certa fame
I: Cambiamo discorso, che squadra tifa?
P: La magica Roma
I: Il suo calciatore preferito?
P: Er Pupone
I: Bene le domande sono finite… Anzi no, suo padre è
morto?
P: Mi padre è Nettuno, n’po’ morì!
I: Ah è vero, mi scusi
P: Scialla
I: Ora le domande sono finite
P: Arrivederci, vado a magnà dar cinese, me piò riso
alla cantonese, invortini primavere e anche n’cinese
I: Buona cena. Arrivederci a tutti, nella prossima
puntata scoprirete un altro personaggio
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