Il naso di Cyrano: “No, grazie!”

sabato 10 novembre 2012

“No, grazie!”



Cari lettori,
perdonatemi se, invece di raccontarvi qualche fatterello divertente, torno, ancora una volta, su un tema drammatico come quello della scuola pubblica.
Non ho usato a caso l’aggettivo drammatico: il governo sta per varare misure distruttive, non è solo la questione delle ore in più agli insegnanti, i problemi sono ben altri.
La questione delle ore è diventata ormai un tormentone: oggi dicono che non ce le faranno fare, domani invece si, dopodomani forse, comunque sempre a costo zero.
Dietro questa commedia che non fa nemmeno ridere si nascondono provvedimenti ben più insidiosi: l’ingresso di soggetti privati nei Consigli d’Istituto, una valutazione meritocratica degli insegnanti che mi troverebbe anche pienamente d’accordo se non avessi il fondato dubbio che, alla fine, coloro che devono valutare il merito (al momento non sappiamo chi siano) favoriranno gli amichetti loro anche se non meritevoli.
Altri provvedimenti, i più gravi per gli studenti e le famiglie, riguardano i finanziamenti: diminuzioni e tagli.
Lo Stato Italiano, in perfetta linea con i paesi più poveri del mondo, sembra avere l’obiettivo di annullare ogni investimento sull’istruzione e sulla ricerca pubbliche, alla scuola privata invece quelli del Governo i finanziamenti glieli danno!
Gli insegnanti sono furibondi e sarebbe ora che vi infuriaste anche voi cari lettori, studenti, genitori, nonni, semplici cittadini che dovreste comprendere come alla base di un paese civile non può che esserci un sistema d’istruzione pubblica che dia a tutti la possibilità di maturare e crescere come cittadini.
I professori sono furibondi e in molte scuole si stanno attuando forme varie di protesta. Anche nell’Istituto nel quale in questo periodo io lavoro si discute su quali forme di lotta attuare.
In molti casi le scuole prevedono  il blocco delle attività, delle uscite, dei corsi di recupero e potenziamento, etc.
Io non sono d’accordo. L’ho detto forte e chiaro e adesso lo scrivo sul mio blog.
La lotta contro un governo che vuole distruggere la scuola pubblica non si fa distruggendo la scuola pubblica, io credo.
Non aderirò a nessuna iniziativa che penalizzi i miei alunni.
Ho sempre cercato di offrire ai miei studenti un insegnamento di qualità, sempre, anche nei peggiori momenti della mia vita, anche quando cosiddette “ministre” hanno iniziato a smantellare la scuola.
Continuerò, anche da sola se necessario, come Don Quijote, come Cyrano.
Forse sono folle, forse sono stupida. Ho vissuto tutta la mia vita nella scuola e per la scuola e a chi mi dice: “tagliamo, cancelliamo, eliminiamo, blocchiamo la scuola”, chiunque egli sia, io rispondo:
“No,grazie. No, grazie. No, grazie!”

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