Eh già! Proprio una giornata da favola, in tutti i sensi.
Stamattina, con le immancabili FI ed FG, sono andata alla Biblioteca Nazionale
Centrale a visitare la mostra su Cenerentola.
Cenerentola è una delle mie fiabe preferite, da piccola mi
divertivo sempre a rileggerla e da grande mi incanto a sentirla musicata da
Rossini o a vederla danzata sulle musiche di Prokofiev.
Non mi aspettavo di trovare così tanto materiale:
illustrazioni, tante illustrazioni, antiche e moderne, a colori e in bianco e
nero, semplici e ricche di particolari;
una vera gioia per gli occhi. Poi mi sono incantata davanti ai costumi per le
messe in scena dei balletti e dell’opera lirica, delicatissimi e pieni di
colori, i bozzetti per le scenografie erano affascinanti. Mi sono persa nelle
bacheche piene di edizioni antiche e moderne, provenienti da mille paesi,
scritte in cento lingue e cento alfabeti, ho sorriso davanti ai cartoons e ai
lungometraggi che, dalla fine dell’Ottocento ad oggi, hanno raccontato ai
bambini del mondo la favola della scarpetta di cristallo, delle sorellastre
cattive e della matrigna, del ballo e della fata Madrina.
Anche alle figlie la mostra è piaciuta molto e ve la
consigliamo, cari lettori, se avete un paio d’ore libere andate a visitarla, ne
vale la pena.
Poi abbiamo pranzato al McDonald, ogni tanto si può fare ma
senza esagerare!
Mentre stavamo andando a prendere l’autobus, in un negozio,
le figlie si sono fermate a guardare i peluches e, anche se ormai sono davvero
adulte, gliene ho regalato uno per uno, con loro somma soddisfazione.
Stasera, per continuare a stare nel mondo delle favole,
siamo andate tutte e tre al cinema a vedere Hotel Transylvania.
Mentre compravamo i pop corn, il signore che ce li ha dati
ha fatto un po’ di confusione: ha pensato che la FG fosse la figlia della FI e
che io fossi la nonna! L’equivoco sul momento non è piaciuto alla FG che, come
al solito, è stata scambiata per una tredicenne, lei che è ormai una giovane
donna con tanto di Laurea; poi abbiamo cominciato a ridere come tre folli e
abbiamo rischiato di strangolarci col pop corn. Meno male che è cominciato il
film; una favola divertente e non solo, il sottofondo era il tema della
diversità e dell’accettazione dell’altro trattato con molta grazia. Sono
riuscita anche a sopportare gli occhialetti del 3D che di solito mi fanno
venire il mal di testa.
Anche oggi le fiabe hanno compiuto, per me, il consueto
miracolo: mi hanno fatto dimenticare persone e situazioni sgradevoli e
squallide e mi hanno trasportato, per un po’, nel mondo bellissimo della
fantasia dove io immagino che tutto sia rosa e blu.
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