Da domani inizio il trasloco, che
proprio di questo si tratta!
Devo, infatti, portare via dalla
vecchia scuola tutti i materiali didattici che, nel corso degli anni, ho
accumulato, acquistandoli con il mio magro stipendio di docente della scuola pubblica
italiana.
Devo svuotare due armadi, due
armadietti e due cassetti. Non essendo dotata di automobile, il trasloco
avverrà alla vecchia maniera: un po’ per giorno, con il carrello della spesa e
alcune buste, porterò a casa (in attesa di ottenere degli armadi nella nuova
scuola) i materiali che mi sono necessari nella pratica dell’insegnamento.
Per lo più si tratta di libri,
dizionari, atlanti, materiali per gli studenti stranieri,per i dislessici, per
i ragazzi in difficoltà, per le ricerche, per l’orientamento.
Poi ci sono matite, pennarelli,
chiodi e martello, nastri adesivi, spillatrice, colle, plastiche colorate,
cartoni bristol, il registratore, materiali per i laboratori teatrali.
Devo portare via anche i miei
mitici plastici, quelli che ho costruito io e che rappresentano castelli,
villaggi, città, palazzi e persino il Colosseo ed il cavallo di Troia.
Voi vi chiederete: “Ma dove la
metti tutta ‘sta roba?”
Ebbene, mi sono attrezzata: ho
comperato dei contenitori con rotelle da infilare sotto il letto, sono molto
pratici, hanno un bel coperchio e dovrebbe entrarci parecchia roba. Per quel
che avanzasse, riempirò degli scatoloni
e li parcheggerò in cantina.
Di sicuro, in cantina non ci
finiranno i bei lavori che i miei alunni della scuola vecchia hanno fatto nei
dieci anni della mia permanenza, quei lavori prenderanno il loro posto su uno
scaffale della biblioteca, insieme ai tanti altri, realizzati dai miei alunni
del passato e dalle mie figlie.
Quei lavori, che ogni tanto vado
a sfogliare, sono tra i miei ricordi più belli!
Nessun commento:
Posta un commento