Il naso di Cyrano: settembre 2013

domenica 29 settembre 2013

Cambiamenti



Sto cominciando ad adattarmi ai ritmi della scuola nuova, anche se ancora faccio un po’ di fatica.
Alla Fratelli Bandiera c’è il tempo lungo, con i rientri pomeridiani che io non facevo da  dieci anni, adesso, nei due pomeriggi di mia pertinenza, farò un laboratorio di Latino e uno di Teatro, due attività che mi piacciono moltissimo!
In questa scuola i colleghi sono molto gentili, quando mi incontrano nei corridoi mi chiedono sempre come mi trovo e cercano di mettermi a mio agio; mi sembrano persone competenti anche se ancora non li conosco tanto.
Gli alunni sono come tutti i loro coetanei: le mie classi possono essere descritte con due curve gaussiane: una per lo studio e una per il comportamento. Riguardo allo studio, la gaussiana è incentrata sul cinque scarso, con pochissimi bravini e pochi gravemente insufficienti, riguardo al comportamento, la maggioranza è mediamente maleducata con pochi maleducatissimi e pochi educati. Tutto nella norma, insomma! A mensa, ad alcuni devo insegnare come si tengono le posate!!!
Alla Fratelli Bandiera ci sono tanti ragazzi di lingua non italiana e questo mi piace molto, lavorare con allievi di altre culture mi ha sempre fornito un arricchimento in termini di sapere e di metodo e, spesso, i risultati sono stati positivi, spero che anche con questi miei alunni io possa fare un buon lavoro.
Spero anche di poter usare presto la LIM, ho richiesto le chiavi ma ancora non me le hanno date, sono chiavi particolari e ci vuole un po’ di tempo per duplicarle.
Mi sento un po’ come i miei ex alunni di terza media, anche loro devono adattarsi alla nuova scuola e anche loro hanno molte aspettative. Chissà come si trovano alle Superiori?! Spero che sia loro che io non restiamo delusi e che possiamo trascorrere un sereno anno scolastico.

domenica 22 settembre 2013

Ooook!




Uno dei personaggi di Terry Pratchett che amo di più è il Bibliotecario.
Il bibliotecario era un mago vecchietto dell’Università di Magia della città di Ank Morpok, per un sortilegio fu trasformato in un grosso orango e, sebbene fosse possibile annullare la magia, egli non volle più tornare umano, ritenne più conveniente restare orango: aveva più forza e sarebbe vissuto più a lungo, inoltre avere quattro mani è indubbiamente comodo!
Il bibliotecario sa dire solo Oook ed Eeek ma si fa capire benissimo: questione di intonazione, lo dico sempre anch’io che l’intonazione è tutto: basta una parola detta bene e si può far tacere una ventina di alunni maleducati oppure un Oook detto con l’intonazione giusta per far scappare a gambe levate quelli della gilda degli assassini!!
L’altro ieri, nella vetrina di un negozio di giocattoli, ho visto il Bibliotecario: un bel peluches che somigliava perfettamente all’idea che io ho del personaggio. Non ho saputo resistere, sono entrata e ho comprato due oranghi di peluches per le mie figlie.
Quando la Fg e la Fi hanno aperto i pacchetti, un grido unanime si è levato:”Il Bibliotecario!!”. Anche loro due sono lettrici appassionate delle opere di Pratchett e sono state felicissime del dono, entrambe hanno fotografato i loro pupazzi e li hanno messi su FaceBook, il che sta a significare il massimo dell’entusiasmo.
Ovviamente sono stata felice che il regalo sia stato gradito ma mi resta un piccolo rimpianto: se al megozio avessero avuto tre oranghi di peluches ne avrei comperato uno anche per me!!

domenica 15 settembre 2013

Confusione



In questi giorni, sarà perché è ricominciata la scuola, sarà perché devo imparare come funziona la scuola nuova, sarà perché la FI è stata operata ad un occhio, sarà perché invecchio, io mi sento proprio come il veliero dell’immagine che vi regalo: sballottato qua e l°, in piena confusione mentale!

Eppure i colleghi sono gentili e cercano di aiutarmi e di mettermi a mio agio, gli alunni mi sembrano simpatici, anche se ancora devo testare il loro livello di preparazione, la Fi è una roccia che ha attraversato l’esperienza difficile di un intervento chirurgico con la stessa nonchalance di chi va a mangiarsi un gelato in centro!

Non dovrei sentirmi così stanca e stranita ma, non posso farci nulla, io così mi sento.

Per me è un’esperienza nuova, di solito sono una che lotta: quando le cose non vanno cerco di cambiarle e trovo più facile cambiare me stessa che gli altri però, questa volta, mi risulta difficile combattere: mi sento davvero una nave davanti ad un muro d’acqua che sta per sommergermi.

Ci vorrebbe il capitano Hornblower per arrivare in un porto sicuro, la sua freddezza davanti al pericolo, la sua razionalità nell’affrontare i problemi.

Io non sono hornblower ma, nella mia vita di problemi ne ho risolti tanti; se prendo un bel respiro, faccio un po’ di training e ritrovo un po’ di coraggio, la nave la porto in salvo anche questa volta!!

domenica 8 settembre 2013

Il treno




Oggi vi regalo una bellissima immagine che descrive molto bene la mia condizione di lettore: quando leggo io mi sento come su un treno che si innalza nel cielo, un treno che mi allontana inesorabilmente dalle brutture del mio vivere quotidiano e mi porta verso destinazioni affascinanti, piene di bellezza e mistero, verso un'Isola che non c'è e che è tutta mia e piena di storie e di sogni!

domenica 1 settembre 2013

Latini



Non ho mai capito perché, a suo tempo, la FI scelse di frequentare il Liceo Classico. La sua intelligenza, di tipo intuitivo e la limitata motivazione allo studio erano certo più adatte ad altri tipi di scuola ma, resta il fatto,  scelse il Classico, forse per fare contento il padre per il quale, di scuola superiore,  contava solo quella.
La FI iniziò a frequentare il Ginnasio ed entrò in contatto con il Latino. Fu subito guerra aperta: la FI adottò l’approccio metodologico che le era usuale e che potremmo definire “occhiata veloce” al libro di testo, nello specifico, al libro di grammatica latina; la grammatica si difese strenuamente (del resto i Latini erano abili guerrieri!!) e i votacci iniziarono a fioccare, con ovvia disperazione del padre, rabbia mia e sadica soddisfazione del pur bravo docente.
L’unica che se ne infischiava tranquillamente era la FI per la quale la scuola è sempre stata una seccatura inevitabile da trattare con somma indifferenza.
Naturalmente le sue traduzioni erano da brivido; non disponendo di solide basi sintattico-grammaticali né di accurata tecnica di traduzione, la FI realizzava traduzioni di stampo creativamente casuale, senza occuparsi affatto di ricavarne un senso logico.
Tra le tante, ne ricordo due: davanti alla frase latina “Milites contra hostem pila iactabant”, la FI, infischiandosi che quel “pila” era un accusativo neutro plurale di “pilum, i” che vuol dire giavellotto, lo identificò con il lemma “pila, ae” e, tralasciando il fatto che è un nominativo, invece di tradurre correttamente “I soldati scagliavano giavellotti contro il nemico” tradusse così: “I soldati scagliavano contro il nemico la tinozza della lavandaia”!!
L’altra frase era questa:” Milites collem circumdederunt” (moltissime frasi latine parlano di soldati, i Latini erano terribili guerrafondai!). la sciagurata tradusse: “I soldati abbracciavano la collina”! Ora, è vero che il verbo “circumdo” ha anche li significato di abbracciare ma, a parte il fatto che già a suono uno ci poteva arrivare, non sarebbe stato più logico che dei soldati “circondassero” una collina?
Inferocita, lo chiesi alla FI che, serafica, mi rispose: ”Con i Latini non si può mai sapere!!”